L’allarme connesso a Covid-19 rischia di allungare l’attesa dei pendolari che percorrono la Paullese nel tratto compreso  tra la  Cerca e A58-Teem e che, almeno dal 2010, aspettano la realizzazione delle due corsie per senso di marcia. Stando alle considerazioni fornite da alcuni amministratori locali, l’emergenza sanitaria potrebbe costringere, infatti, la Città Metropolitana a rinviare l’avvio dell’intervento di sua competenza calendarizzato per marzo. L’eventuale slittamento del via ai lavori comporterebbe, fra le altre conseguenze, anche il perdurare di una fruizione parziale del ponte che permette alla ex 415 di scavalcare la A58 all'altezza di Paullo, realizzato da Tangenziale Esterna SpA 5 anni fa con una spesa di 4mln di euro. Tale viadotto, a causa del mancato potenziamento della Paullese, che avrebbe dovuto coincidere con l’inaugurazione della A58 nel maggio del 2015, rimane infatti al momento off-limits per migliaia di utenti, proprio alla luce dell'assenza del raddoppio tra Cerca e A58-Teem. «Alla storia infinita della “415 Bis” - commentano i vertici di Te Spa -, per ora effettivamente realizzata dagli Enti territoriali preposti solo riguardo al tratto Crema-Spino (14 chilometri) e a quello tra Peschiera e la Cerca (cinque chilometri) nonostante l’intero raddoppio sia stato concepito nel 1984, potrebbe aggiungersi, insomma, la vicenda del ponte-ombra e del cantiere-fantasma causa allerta Coronavirus». La Concessionaria sottolinea inoltre che, sebbene siano trascorsi quasi 60 mesi dalla sua entrata in esercizio, la Tangenziale esterna subisce tuttora l’ulteriore penalizzazione del permanere di un’accessibilità piena solo dalla Rivoltana, totalmente raddoppiata, e a scartamento ridotto dalla Cassanese, potenziata unicamente da Pioltello in poi e monca del Raccordo tra A51 Tangenziale Est e A58-Teem.