Banda multietnica in possesso di merce griffata rubata la trasportava in Cina per farla falsificare

Il gruppo, composto da tre uomini e altrettante donne, aveva una base a Peschiera

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Contraffazione - Griffe contraffatte

Traffico di merce contraffatta, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione sono i reati contestati a una banda che si preparava a importare in Cina alcuni prodotti rubati in Italia. Il sodalizio criminale era composto da una commerciante 52enne italiana, probabilmente la “testa” del gruppo, un uomo e due donne cinesi, rispettivamente di 31, 30 e 36 anni, un 53enne brasiliano e un 46enne coreano. La banda è stata trovata in possesso di prodotti di pelletteria pari a circa 2mln di euro, risultati rubati dall’atelier di un noto stilista italiano lo scorso mese di giugno e non ancora usciti sul mercato. La merce era conservata in vari magazzini in provincia di Milano, uno dei quali si trovava a Peschiera Borromeo, mentre gli altri a Cesano Boscone e Cusano Milanino. Nei giorni scorsi i carabinieri di Firenze hanno eseguito un blitz all’aeroporto di Linate, dove hanno intercettato due dei componenti cinesi della banda, poco prima che salissero su un aereo per la Cina. I due fermati, entrambi residenti a Peschiera, avevano con loro alcuni pezzi facenti parte del lotto sottratto allo stilista. L’ipotesi investigativa è che la merce sarebbe stata portata illecitamente proprio in Cina, dove probabilmente sarebbe stata riprodotta senza alcuna licenza.
Redazione Web