Centro sportivo Borsellino, Di Benedetto: «Amiacque ci ha dato ragione, il 70% del consumo dell’acqua fatturato non ci apparteneva»

Il Dirigente dell’Ausonia felice per aver risolto la vicenda e aver scongiurato la chiusura delle attività tuona contro l’amministrazione comunale: «Tutto quello che hanno detto e scritto non corrisponde alla realtà»

A sinistra Mario Di Benedetto

A sinistra Mario Di Benedetto Presidente di Ausonia concessionario comunale del Centro Sportivo Borsellino

Peschiera Borromeo, 17 giugno 2019. Quello che racconta il concessionario comunale, a 7giorni, è una storia che nei fatti illustra un altro scenario rispetto a quello dipinto dall’Assessore  allo sport Chiara Gatti e dal Sindaco Caterina Molinari all’indomani della chiusura per morosità dell’erogazione dell’acqua al centro sportivo Borsellino da parte del gestore del servizio: Amiacque. Molinari e Gatti si erano precipitate a diffondere la nota stampa nella quale l’amministrazione comunale risultava esente da ogni responsabilità sull’accaduto, affermazioni contestate dal Presidente di Ausonia Mario Di Benedetto: «Ringrazio sentitamente il dott. Bertani e il dott. Carrara di Amiacque – spiega il dirigente di Ausonia - che viste le nostre ragioni  si sono resi disponibili a rivedere insieme a noi tutte le bollete con le quali ci addebitavano 110.000 Euro di consumo d’acqua in questi quattro anni. Così siamo giunti alla conclusione che il 70% dei consumi fatturati a noi erano riconducibili alla mancanza di manutenzione straordinaria della rete idrica da parte del comune di Peschiera Borromeo e dall’uso improprio che veniva fatto di un erogatore d'acqua sul marciapiede comunale allacciato al nostro contatore. Abbiamo le testimonianze scritte che quella colonnina anticincendio veniva utilizzata dai vigile del fuoco e dall’appaltatore comunale della nettezza urbana. Non è vero che non abbiamo pagato i consumi, avevamo pagato 30mila euro in quattro anni. Non abbiamo pagato le onerose bollette denunciando le incongruenze. Pensate che a Milano per un impianto col doppio dell’utenza paghiamo 5 mila Euro all’anno. Era ovvio che ci fosse qualcosa che non andava. Amiacque dopo la verifica andata a buon fine ha provveduto a piombare la colonnina esterna confermando ciò che affermavamo da mesi. E chiaramente non finisce qui il Comune dovrà rispondere di questo, non può consegnarci un impiano senza avvisarci che quel punto antincendio comunale è sotto la nostra utenza. Amiacque ha ridotto il nostro debito da 80 mila euro, a 20 mila euro per le quali abbiamo stipulato un piano di pagamento concordato. Non so a chi – Di Benedetto si toglie qualche sassolino dalla scarpa – ma a qualcuno Ausonia da fastidio. Non riusciamo a comunicare con il Comune, la Giunta non risponde neanche alla posta certificata. Rispondono a tutte le associazioni del territorio ma a noi che siamo concessionari comunali e abbiamo investito più di tutti,  600 mila euro, con una situazione così esplosiva in corso, non si sono degnati di una risposta. Come Ausonia ci sentiamo abbandonati, senza nessun supporto. Non è possibile che il Sindaco si preoccupi solo di andare a finire sui giornali diffondendo comunicati stampa poi smentiti dai fatti».

Pochi giorni fa c’è stato anche un incontro con i tecnici comunali in seguito ad una diffida ad adempiere agli obblighi della convenzione, il comune di Peschiera Borromeo considera non eseguiti una serie di prestazioni: «Abbiamo fatto un incontro con la responsabile del settore la dottoressa Perini – sottolinea Di Benedetto – alla quale abbiamo dimostrato fatture alla mano e attraverso un sopralluogo che quello che ci hanno contestato è inesatto. Le uniche cose che sono vere sono, la mancata realizzazione della pista di atletica e del tendone di pallavolo e basket, per i quali 2 anni e mezzo fa abbiamo inviato un richiesta per modificare  i termini della concessione, per via delle condizioni mutate. Abbiamo proposto al Comune di sistemare le parti ammalorate della  pista di atletica - poco usata - invece di rifarla nuova, per poi investire quei fondi sull’efficentamemento energetico poiché per la normativa europea c’è necessita di adeguarsi. Non ci hanno mai risposto - ribadisce Mario De Benedetto-. Cambiano i tecnici, i sindaci, gli assessori ma a noi non ci rispondono mai. L’anno scorso ci siamo sostituiti al  Comune intervenendo direttamente al posto loro per sostituire caldaia, bollittore e addolcitore, spendendo 26 mila euro, in questo caso ci hanno risposto… che non avevano le risorse».

Infine Mario Di Benedetto per provocazione chiede a 7giorni come sia possibile che mentre Ausonia paghi regolarmente i canoni di affitto e investa del proprio sui due impianti comunali in gestione (Centro Sportivo Borsellino e Campo di calcio di San Bovio), per il Campo sportivo di Linate si sia svolto un bando per il quale agli aggiudicatari vengono garantite le utenze pagate per due anni, e  i lavori di messa a norma delle tribune a carico della comunità?  Queste società poi potranno farsi pagare rette più basse dagli iscritti, praticando una concorrenza sleale, mi spiegate come sia possibile?. Noi di 7giorni non abbiamo la risposta, e quindi non ci resta che girare le domande di De Benedetto a chi di dovere: l’Assessore allo sport Chiara Gatti. Come sempre siamo a disposizione per una sua eventuale replica.
Giulio Carnevale

Comunicato vicenda borsellino

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