Peschiera Borromeo, urbanistica, Regione Lombardia nomina un commissario contro l'immobilismo dell'amministrazione comunale

La Giunta regionale ha deliberato all’unanimità che l’Arch. Vincenzo Fontana sarà Commissario ad acta per l’esercizio di tutti gli atti e i provvedimenti necessari al fine di giungere alla conclusione del procedimento di adozione del Piano Attuativo relativo all’ambito di trasformazione ATU5-Zeloforamagno

L'ambito di Trasformazione Urbana (ATU5), su via Di Vittorio a Zeloforamagno

L'ambito di Trasformazione Urbana (ATU5), su via Di Vittorio a Zeloforamagno

La cosa peggiore che si possa fare ai cittadini è non rispondere

Storie di ordinaria (mala)gestione della cosa pubblica. Potrebbe essere il titolo di una vignetta satirica, ma purtroppo è realtà. Anzi, è una delle tante realtà che il territorio racconta a chiunque abbia intenzione di occuparsi di esso e, possibilmente, di provare a risolvere i problemi che emergono dai vari contesti locali. Quella di ATU5-Zeloforamagno è una sigla come tante, che rimanda però ad una travagliata vicenda, fatta di tira e molla, di corsi e ricorsi, di sentenze emanate e poi messe in un cassetto per anni.

La Delibera di Giunta regionale del 28 ottobre 2019 - n. XI/2333 pubblicata sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia il 4 novembre 2019, ricostruisce tutta la vicenda.
L’epopea inizia nel 2013, quando nel Piano di governo del territorio (PGT) del comune di Peschiera Borromeo vengono inserite delle «disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato». Quanto stabilito viene riconfermato dalla l.r. (legge regionale) 28 novembre 2014, la quale concede come tempo massimo per l’espletamento di quanto previsto trenta mesi, a decorrere dalla data dell’emanazione della legge stessa. Tale legge stabilisce inoltre che, in caso di mancato adempimento dei doveri stabiliti, possa essere richiesto un Commissario ad acta, nominato da Regione Lombardia, che porti a termine quanto in programma. Pare che, nonostante tutto, il progetto (che nel frattempo è diventato legge) sia destinato a restare lettera morta. Se non che la sig.ra Maria Genovese, la Comunità Ereditaria Pirovano Antonio e la società Immobiliare Rustichello s.r.l., in qualità di proprietari di aree situate a Peschiera Borromeo, presentano all’Amministrazione comunale di Peschiera, in data 2 febbraio 2017, un’istanza di piano attuativo, conforme al PGT vigente previsto nel Documento di piano del PGT approvato il 16 gennaio 2013; il 2 marzo e il 17 luglio 2017 l’Amministrazione comunale avanza due richieste di integrazione documentale, le quali vengono puntualmente evase dagli istanti. Le pratiche vanno avanti, ma i soggetti in questione (e i cittadini) non vengono informati di nulla. Nel frattempo il Comune di Peschiera Borromeo avvia il procedimento per la redazione di un nuovo Documento di Piano e delle Varianti del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole; emerge però la volontà di non reiterazione dello scaduto Documento di Piano permessa dalla l.r. del 2014. «La non reiterazione delle previsioni contenute nel Documento di Piano, confermando per gli Ambiti di Trasformazione Urbana quanto stabilito dal vigente Piano delle Regole, restituisce alla collettività in forma nuovamente agricola 116.586 mq di suolo relativi ad alcuni Ambiti di Trasformazione Urbana» tra i quali figura anche quello interessato. Scontato dire, purtroppo, che l’attuazione di quanto previsto non è stata realizzata.
Regione Lombardia,  accogliendo le istanze dei propietari  in ottemperanza alle leggi regionali in materia, ha stabilito che: «laddove un’istanza di piano attuativo sia stata presentata ai Comuni entro il termine previsto del 1 giugno 2017, l’iter di approvazione del piano attuativo deve proseguire secondo la speciale procedura di approvazione delineata ai commi 6, 7 e 8 dell’art. 5 della l.r. n. 31/2014, che non sono stati modificati dalla l.r. n. 16/2017; Ricordato che per il piano attuativo in questione l’istanza di cui all’art. 14 della l.r. n. 12/2005 è stata presentata il 2 febbraio 2017, dunque entro il 1° giugno 2017; Ritenuto quindi che il relativo procedimento deve essere portato a conclusione sulla base delle previsioni del Documento di piano vigente all’epoca della presentazione dell’istanza, anche se detto Documento di piano sia poi decaduto a seguito del mancato avvalimento, da parte del Comune di Peschiera Borromeo, della facoltà di proroga prevista dal comma 9 dell’art. 5
della l.r. n. 31/2014».


Sarebbe inutile continuare a turbare e a tediare il lettore con vicende tutt’altro che coinvolgenti e, talvolta, irritanti. Agli interessati basti sapere che ad oggi siamo in presenza della seguente situazione: il signor Vincenzo Fontana, architetto, è stato nominato Commissario ad acta «di tutti gli atti e i provvedimenti necessari al fine di giungere alla conclusione, in senso positivo o negativo, del procedimento di adozione del Piano Attuativo relativo all’ambito di trasformazione ATU5 - Zeloforamagno, previsto nel Documento di piano del PGT di Peschiera Borromeo approvato il 16 gennaio 2013». Al Commissario è stato concesso un lasso di tempo di sessanta giorni a decorrere dalla data in cui tale incarico gli è stato comunicato; questi sarà fornito, per l’espletamento delle proprie funzioni, di tutti i poteri del soggetto comunale istituzionalmente competente in materia, disponendo, ove necessario, degli uffici comunali di supporto.

Ora, seguite le vicissitudini e visti i precedenti, guai ad esprimersi positivamente o a sbilanciarsi sulla buona riuscita dell’operazione. I cittadini hanno diritto ad una risposta dall'amministrazione comunale, se la loro richiesta è in linea con le norme e i regolamenti sarà accolta; se invece ci sono dei motivi ostativi saranno motivati e comunicati ai proprietari dell'area, dando loro la possibilità di contestare eventualmente la decisione nelle sedi opprtune. La cosa peggiore che si possa fare ai cittadini è non rispondere.
Quello che non si capisce è, come in più di due anni e mezzo il settore competente di Peschiera Borromeo le cui deleghe urbanistiche di amministrazione sono in capo al sindaco Caterina Molinari non sia stato in grado di trattare il procedimento, arrivando nel mese di ottobre di quest'anno a chiedere un ulteriore proproga poi respinta da Regione Lombardia per l'opposizione della controparte. C'è da augurarsi che il sindaco Molinari chiarisca l'atteggiamento nei confronti dei proprietari dell'area. Allo stato attuale delle cose non resta che attendere qualche tempo (poco, questa volta!) per scoprire se quanto stabilito sarà realizzato. Che sia la volta buona?

PS . Indovinate chi pagherà le prestazioni professionali del Commissario ad acta nominato da Regione Lombardia?
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