Estorsioni e minacce per un appalto all’ospedale di Pavia: arrestati i titolari di una ditta di Pioltello

Padre e figlio subappaltavano i lavori ad altre aziende, dalle quali poi pretendevano la restituzione di parte dei compensi per mezzo di pesanti minacce

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

G.M. e il figlio A.M. rispettivamente di 57 e 25 anni, titolari di una impresa edile con sede operativa a Pioltello e sede legale a Milano, sono stati arrestati nei giorni scorsi con le pesanti accuse di estorsione, turbativa d'asta e frode fiscale. I 2 si erano riusciti ad aggiudicarsi un appalto da 2,5mln di euro per lavori di manutenzione ordinaria al Policlinico San Matteo di Pavia (dal giardinaggio alla falegnameria, ma anche le riparazioni quotidiane nei reparti), grazie a un offerta particolarmente bassa, pari a un abbattimento dei costi di circa il 45%. In base a quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza di Pavia, però, padre e figlio avevano potuto offrire un ribasso così corposo perché, per mezzo di minacce, si rivalevano sulle piccole ditte cui subappaltavano i lavori, che erano costrette e restituire parte dei compensi ricevuti. Il denaro così estorto dai 2 uomini veniva restituito alla loro ditta per mezzo di bonifici indirizzati a banche corate o slovene, da cui poi i soldi venivano prelevati e fisicamente riportati in Italia. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 4mln di euro in contanti, oltre a gioielli e orologi per circa 100mila euro, che erano custoditi in alcune casseforti nella ditta e nell'abitazione di padre e figlio. Le indagini sono partite dalla denuncia presentata dai titolari di decine di piccole imprese locali, stanchi delle continue minacce ricevute da parte dei fermati.
Redazione Web