Licenziamenti alla Kennametal di San Giuliano: l’8 marzo primo tavolo di confronto in Assolombarda

Per l’occasione i dipendenti sciopereranno ed organizzeranno un presidio di protesta. Già contattato anche il sindaco sangiulianese, Marco Segala, per metterlo al corrente della situazione

Uilm Milano: «L’azienda ritiri immediatamente la procedura di licenziamento collettivo»

É appena iniziata la battaglia per i dipendenti dello stabilimento sangiulianese di Kennametal, la multinazionale americana specializzata nella progettazione, distribuzione e fornitura di utensili e servizi per il taglio dei metalli. Lunedì 6 marzo, infatti, si è tenuta la prima assemblea dei lavoratori, convocata dalle sigle sindacali e le Rsu dopo che la dirigenza del gruppo industriale aveva prospettato nei giorni scorsi 44 esuberi nel comparto produttivo su un totale di 54 lavoratori. Un annuncio ritenuto sconcertante, considerando che nel mese di gennaio, nel corso di un incontro con la dirigenza italiana ed europea, era stato prefigurato 1mln di euro di investimenti per l’acquisto di due nuovi macchinari ed erano arrivate rassicurazioni su come lo stabilimento di San Giuliano non fosse in discussione. «L’azienda ritiri immediatamente la procedura di licenziamento collettivo - chiede il segretario Uilm Milano, Francesco Caruso -: non si può pensare di avere a propria disposizione know how ed esperienza dei lavoratori per decenni e poi tutto ad un tratto annunciare praticamente l’azzeramento della produzione a San Giuliano, con la conferma solamente del reparto affilatura, trasferendo gran parte delle commesse all’estero». Intanto, mercoledì 8 marzo alle 17 si terrà il primo tavolo di confronto con la dirigenza Kennametal presso la sede milanese di Assolombarda. Per l’occasione i lavoratori osserveranno uno sciopero di 4 ore, con contestuale presidio sotto la sede di Assolombarda. «La situazione che stanno vivendo i lavoratori della Kennametal di San Giuliano - conclude Caruso - arriverà anche in Regione: le istituzioni non si devono tirare indietro e devono intervenire perché la multinazionale non prosegua nell’intento di lasciare a piedi 44 dei lavoratori che hanno contribuito, con il loro lavoro e professionalità, a determinare il successo dell’azienda». Già prima del fine settimana appena concluso, Uilm Milano ha preso contatti con il sindaco di San Giuliano, Marco Segala, per metterlo a conoscenza di quanto sta accadendo in Kennametal.
Redazione Web