San Giuliano: fumata nera per le proposte di concordato Genia

Il Tribunale di Lodi ha bocciato il piano approvato dal Consiglio comunale. Segala: «Risponderemo al pronunciamento del Tribunale: non intendiamo rinunciare al nostro patrimonio pubblico»

La sede dell'ex multiservizi

La sede dell'ex multiservizi

Il Tribunale di Lodi ha dichiarato inammissibili le proposte presentate dal Comune di San Giuliano Milanese, approvate all'unanimità dal Consiglio Comunale, in relazione al crack Genia. Le modifiche presentate lo scorso marzo non sono state infatti sufficienti a convincere i creditori. Seppur ritenuti soddisfacenti l'importo offerto e le modalità di pagamento, la clausola con cui il Comune richiedeva ai creditori di non avere più nulla a pretendere dopo l'omologa del concordato (cosiddetta “manleva”) ha causato la bocciatura. «La clausola in questione – commenta il sindaco, Marco Segala -, suggerita dai Revisori dei Conti e da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, era stata posta esclusivamente a garanzia del nostro Ente. A beve valuteremo le azioni da intraprendere per rispondere al pronunciamento del Tribunale. L'obiettivo dell'Amministrazione rimane quello di perseguire il bene comune, che punta al recupero complessivo di tutto il patrimonio immobiliare. Auspico – conclude Segala - che tutti gli attori in campo comprendano lo sforzo economico e sociale che la città di San Giuliano Milanese sta affrontando per riacquisire la proprietà di beni che non dovevano e non potevano essere conferiti ad una società di capitali».
Redazione Web

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