Intervista a Paolo Micheli, candidato segratese nella lista Ambrosoli: tutela del territorio, viabilità e riforma della sanità regionale

Volto pulito e sorridente da “bravo ragazzo”, trentotto anni, Paolo Micheli a Segrate è conosciuto e stimato da molti concittadini. Segratese dalla nascita – la sua famiglia vi risiede da cinquant’anni, la nonna Rosi era maestra al Villaggio Ambrosiano – ama e vive con passione la vita della sua città. Da qui parte la nostra chiacchierata con Paolo, candidato ufficiale nella lista civica Ambrosoli nella circoscrizione provinciale di Milano.

Segratese dalla nascita – la sua famiglia vi risiede da cinquant’anni, la nonna Rosi era maestra al Villaggio Ambrosiano – ama e vive con passione la vita della sua città. Da qui parte la nostra chiacchierata con Paolo, candidato ufficiale nella lista civica Ambrosoli nella circoscrizione provinciale di Milano.
Paolo, quando hai maturato l’idea di dedicarti attivamente alla politica?
«Nasce tutto dall’amore per la mia città. Mi sono indignato moltissimo, infatti, quando ho visto che l’Amministrazione di Centrodestra – che a Segrate governa da quasi vent’anni – intendeva rendere edificabile quel poco che resta ancora di terreni a destinazione agricola. Così, nel 2009, ho fondato la lista civica Segrate Nostra e l’anno successivo mi sono presentato come candidato sindaco. Sono stato votato da 1500 concittadini, da allora il mio gruppo rappresenta, nella minoranza, la voce critica più intransigente sui temi del territorio e dell’ambiente».
Come sei arrivato, oggi, a candidarti al Consiglio regionale?
«Lo scorso maggio ho organizzato “Se fossi il sindaco...”, una giornata di studi in cui illustri relatori hanno presentato tanti suggerimenti per migliorare il governo della mia città. Tra questi, i consiglieri regionali Francesco Prina e Fabio Pizzul. Francesco, in particolare, ha portato la sua esperienza di consigliere, sia pure di minoranza, per la difesa del territorio, un tema che ha un riscontro drammatico in tutto l'hinterland milanese. Poi, alle recenti primarie del Centrosinistra, ho fatto parte con il sindaco di Cernusco, Eugenio Comincini, e tanti altri amici del Comitato milanese pro Matteo Renzi, un sindaco cui va tutta la mia ammirazione per aver dato a Firenze un'urbanistica senza consumo di suolo. Da queste esperienze ha preso vita la mia decisione di chiedere a Umberto Ambrosoli di scendere in campo al suo fianco per interpretare la voglia di rinnovamento etico e morale che i lombardi, oggi più che mai, chiedono e si aspettano».
A questo punto, quali saranno i cardini del tuo impegno come consigliere regionale?
«Tutela del territorio e stop all'urbanizzazione delle aree coltivabili, mobilità, trasporto pubblico, trasparenza e riforma della sanità regionale. Sono certo di poter trasferire in ambito regionale le importanti esperienze maturate a livello locale».
Per concludere, cosa chiedi agli elettori?
«Chiedo di vedere come sono fatto e come la penso, guardando il mio blog e la mia pagina facebook. Avrò bisogno del sostegno e del voto dei miei concittadini».
Per la scalata al Pirellone, infatti, servono almeno quattromila voti, una sfida certamente difficile, ma non impossibile per uno che ha le idee ben chiare. In caso di elezione, infatti, i suoi obiettivi saranno puntare i riflettori sui due problemi più “scottanti” di Segrate e della Martesana: viabilità e consumo del territorio.

Cristiana Pisani 

Paolo Micheli 

Paolo Micheli (alle spalle il complesso edilizio Santa Monica)

Paolo Micheli e Gianfranco Rosa di Segrate Nostra