Italia-Cina "coast to Coast": il colosso cinese Huawei fa ricerca a Segrate

Lo scorso giovedì 17 novembre l’azienda cinese di telecomunicazioni Huawei, ha inaugurato a Segrate il suo quartiere generale per la ricerca nel settore “microwave”, il primo centro globale di competenza di Hauwei al di fuori della Cina.

Huawei, termine che in cinese antico significa “Forza Cina”, ha così deciso di investire una notevole parte delle sue risorse proprio in Italia e più precisamente nel quartiere segratese di Milano Due, dove già risiedeva la sede di Huawei Italia.

 

L’azienda, che ha creato il centro di Ricerca & Sviluppo Microwave nel territorio milanese circa tre anni fa, ha compiuto questa scelta sostenuta dagli ottimi risultati ottenuti proprio nella sede meneghina in questi ultimi anni. Una decisione davvero in controtendenza, dati gli ultimi trend che hanno visto tantissime aziende italiane delocalizzare le loro produzioni proprio nel "Far East". La Huawei, che si occupa di sviluppare soluzioni wireless di ultima generazione, ha quindi visto l’eccellenza delle competenze italiane, ma anche un mercato del lavoro sempre più bisognoso di nuove offerte di impiego. La Lombardia, in generale, è conosciuta a livello globale per i solidi investimenti nel campo della ricerca universitaria e, proprio per questo, è campo fertile per accogliere un progetto di ricerca come quello proposto da Hauwei. 

Alla cerimonia di inaugurazione di giovedì scorso è intervenuto anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all'Università e Ricerca, Alberto Cavalli. «Anche a nome del presidente Formigoni - ha dichiarato Cavalli - esprimo soddisfazione per l'avvio di un centro di eccellenza e competenza in grado di dialogare a livello globale. Questo gruppo industriale ha un “comune sentire” con Regione Lombardia, in quanto attribuisce proprio all'innovazione il ruolo di fattore decisivo per lo sviluppo e la crescita di un territorio, la chiave per uscire dalla crisi economica».

 

«Il tessuto economico lombardo - ha continuato Cavalli - è caratterizzato da numerose piccole e medie imprese, centri di ricerca e università e pone la nostra regione prima in Italia per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo». Buone notizie, quindi, anche per i lavoratori della zona. È infatti prevista l'assunzione di cento dipendenti e un investimento di cento milioni di euro entro il 2015. 

 

Susanna Tosti