Svolta a Segrate: in 14 mesi la Cassanese bis pronta fino all'Intermodale

La Commissione ministeriale ha aggiudicato il secondo lotto

Cassanese Bis

Cassanese Bis Un tratto interessato

Goccia dopo goccia, la viabilità speciale a Segrate si farà. Dopo il via libera del Cipe, ai primi di agosto, che ha sbloccato i cantieri Serravalle - società appaltatrice del primo tratto (da Lambrate fino alla ex dogana) di viabilità speciale - fermi da anni nel quartiere segratese di Redecesio, una nuova svolta. L'annuncio, arrivato qualche giorno fa, che «la Commissione ministeriale ha aggiudicato – si legge nella nota stampa – il secondo lotto: ultimo chilometro per il collegamento della Tem e della Brebemi a Mlano. Un passo in avanti – commenta il Presidente di Serravalle, Marzio Agnoloni – verso il compimento della rete infrastrutturale del territorio». Sicuramente un ulteriore passo in avanti per la città di Segrate, ma non sufficiente. La bretella, infatti, dovrebbe evitare che il traffico in arrivo dalla Brebemi si riversi sulle strade urbane e anche deviare i mezzi pesanti diretti al centro Intermodale, ma per tagliare il traguardo finale (il completamento dell'opera con il secondo tratto fino a Pioltello) si dovrà, infatti, aspettare il finanziamento dei privati che arriverà con la realizzazione del centro commerciale Westfield. Quattordici o forse sedici mesi – secondo la stima di Serravalle – i tempi di realizzazione di una lingua d'asfalto di circa 1,3 chilometri in trincea e due bretelle di 700 metri di collegamento alla viabilità esistente. Tempi troppo lunghi per il consigliere regionale (Patto Civico) segratese Paolo Micheli che ha commentato così la notizia: «Il meno è fatto, francamente speravo in tempi più veloci. Invece andiamo al 2016 per il solo tratto da Lambrate al Centro Intermodale.  Continuerò – conclude – a premere per la più rapida accelerazione dei lavori». Ai Segratesi, quindi, per il momento non resta che accontentarsi. Perlomeno, con la nuova strada, gli abitanti di Redecesio si alleggeriranno del passaggio dei tir che oggi sfrecciano sotto le loro case.
Cristiana Pisani