Spino d’Adda: i carabinieri rintracciano un pericoloso latitante condannato per prostituzione e titolare di un’azienda di security legata alla mafia

I carabinieri di Crema hanno arrestato A.E., pericoloso criminale dell’Est, latitante in Italia da circa 3 anni e mezzo, con un provvedimento di cattura a suo carico e un curriculum malavitoso particolarmente ricco.

Il fermo è avvenuto nei giorni scorsi ad un posto di controllo istituito lungo la Paullese, a Spino d’Adda, mentre il 34enne viaggiava a bordo di un’Audi A3 condotta da un albanese di 22 anni. I timbri e la stampa dei documenti lituani presentati da A.E. hanno insospettito i carabinieri che, una volta portato l’uomo in caserma, ne hanno svelato il passato a dir poco “burrascoso”.

Sulla testa dell’uomo, infatti, pendeva un ordine di carcerazione emesso nel 2010 dal Tribunale di Alessandria per i reati di violenza sessuale, tratta, riduzione in schiavitù e commercio di ragazze minorenni finalizzato allo sfruttamento della prostituzione. Reati, questi, tutti commessi a partire dal 2005 in Romania e in Italia, precisamente a Saluzzo, Milano, Bra, Cuneo ed Alessandria.

In base ad ulteriori accertamenti operati dai carabinieri, nel dicembre 2004 A.E. è risultato autore con alcuni complici di una spedizione punitiva nei confronti di possibili rivali, avvenuta in una discoteca a Milano. A seguito di quest'episodio, le vittime del pestaggio erano tutte finite in ospedale con gravi lesioni.

A partire dall’anno successivo, poi, il 34enne è risultato essere titolare di una agenzia di security che fornisce steward alle discoteche milanesi e che, si ipotizza, potrebbe essere collegata alla presenza della ‘Ndrangheta nei locali della movida milanese.

Dopo il fermo, i carabinieri hanno contestato all’uomo anche il nuovo reato di uso dei documenti falsi e false generalità, mentre al 22enne che viaggiava con lui è toccata la denuncia per favoreggiamento.

Alessandro Garlaschi