Maxi operazione antidroga tra Zelo Buon Persico e San Giuliano

La Squadra Mobile di Milano ha arrestato tre persone e sequestrato 13kg di sostanze stupefacenti, oltre a denaro e una pistola

La droga sequestrata dalla Polizia a Zelo e San Giuliano

La droga sequestrata dalla Polizia a Zelo e San Giuliano

In manette due italiani zelaschi e un albanese di San Giuliano

Oltre 13kg di droga, circa 30mila euro in contanti, una pistola, 52 proiettili e tra arresti. È questo l’esito di una importante operazione antidroga condotta nel Sudmilano dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano, che ha portato in carcere due coniugi italiani residenti a Zelo (il 34enne G.C., con precedenti per rapina stupefacenti, e la 27enne V.R.) ed un albanese di San Giuliano (il 37enne E.N.). L’operazione si è concretizzata nella nottata di lunedì 25 settembre, ma la polizia da tempo teneva d’occhio l’albanese, che alle spalle aveva precedenti per omicidio doloso, sequestro di persona e droga. La Squadra Mobile sospettava infatti che l’uomo fosse implicato in un grosso giro di sostanze stupefacenti. Così, nelle notti scorse, alcuni agenti in borghese hanno iniziato a tenerlo d’occhio da piazzale Corvetto, a Milano. Da qui, E.N. è giunto prima a San Giuliano, dove si è incontrato con un uomo presso il parcheggio di un centro commerciale, e poi è arrivato a Zelo, nella frazione di Mignete. Qui è entrato nella villa dei due coniugi italiani e si è intrattenuto con loro per alcuni minuti, per poi ripartire. Mentre una pattuglia ha continuato a seguirlo, altri agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione della coppia, rinvenendo oltre 11kg di marijuana e quasi 20mila euro in contanti. Nel mentre, il 37enne albanese è giunto a Vizzolo Predabissi, presso il parcheggio dell’ospedale, e qui i poliziotti lo hanno fermato. Nel suo domicilio sangiulianese sono stati sequestrati 2kg di cocaina, la pistola, i proiettili e tutto l’occorrente per confezionare la droga. Gli inquirenti sospettano che i coniugi di Zelo facessero da custodi dello stupefacente dietro compenso per conto dell’albanese, che gestiva il traffico. 
Redazione Web