Il mercato della maternità surrogata, un business in costante crescita tra le coppie omosessuali che desiderano avere un figlio biologico, senza curarsi dei risvolti legati allo sfruttamento
Le agenzie di maternità surrogata forniscono supporto psicologico alle madri surrogate per aiutarle ad affrontare l'esperienza e la successiva separazione dal bambino; uno scenario inquietante a cui vanno incontro le donne che per necessità economiche si prestano a questa pratica

L'opinione di Giulio Carnevale
L'affitto dell'utero delle donne è un business in costante
crescita tra le coppie omosessuali che desiderano avere un figlio biologico. Il costo complessivo di
una maternità surrogata varia da 50.000 € a 200.000 € o più, a seconda del
Paese di destinazione scelto per realizzare il processo di maternità surrogata.
Alle donne che mettono a disposizione il loro utero va una piccola percentuale. Molte coppie omosessuali
sostengono che ricorrere alla maternità surrogata sia un loro diritto
fondamentale, senza prendere minimamente in considerazione i diritti violati di
chi, per stato di necessità concede il proprio corpo a ricchi facoltosi, aprendo
di fatto un mercato sui bambini. Un tema che suscita molte polemiche e dibattiti. L'affitto
dell'utero è diventato un business molto redditizio, ma anche fonte di sfruttamento
e povertà per molte donne, che spesso provengono da contesti socio-economici
svantaggiati. La scelta dei tratti somatici del nascituro diventa una questione
ancora più delicata. Capita anche che le coppie omosessuali cerchino di selezionare quei
tratti che si avvicinano di più alle loro caratteristiche fisiche, per avere un
figlio che porti in parte il loro patrimonio genetico e in parte quello della madre biologica. I sostenitori del diritto a ricorrere alla
maternità surrogata sono anche gli stessi che sostengono che tutti gli esseri
umani, indipendentemente dalla loro razza, etnia o tratti somatici, hanno gli
stessi diritti e la stessa dignità e che discriminare sulla base dell'aspetto
fisico è ingiusto e sbagliato, un po' contraddittorio rispetto alla loro posizione sull'utero in affitto. Le agenzie di maternità surrogata dovrebbero
essere impegnate a trovare la coppia genitoriale giusta per la madre surrogata,
basandosi su altri fattori come lo stile di vita, la personalità e la relazione
tra la coppia interessata alla maternità surrogata e la madre surrogata, ma
purtroppo senza una regolamentazione e un controllo su questo mercato non è da
escludere qualche comportamento delittuoso. É importante evitare qualsiasi tipo
di discriminazione o pregiudizio basato su tratti somatici, etnia o razza,
anche con la maternità surrogata. La genetica è infatti un fattore che può influenzare
la vita del bambino e la sua identità, e la scelta di quali tratti somatici
privilegiare potrebbe avere conseguenze imprevedibili. Inoltre, la pratica
dell'affitto dell'utero delle donne solleva problemi etici e giuridici che
devono essere affrontati con attenzione. Questo ha portato a un dibattito controverso
sulle implicazioni della maternità surrogata a livello internazionale e anche in Italia, con
alcuni che sostengono che la pratica debba essere regolamentata per prevenire
l'abuso delle donne vulnerabili. Altri, tuttavia, sostengono che le donne
dovrebbero avere il diritto di fare le proprie scelte riproduttive, inclusa la
scelta di diventare madri surrogate, a condizione che siano tutelate da leggi e
regolamentazioni appropriate, per la serie "tutto ha un prezzo". Al di là di come la si
pensi il solo fatto che le agenzie di maternità surrogata forniscono supporto
psicologico alle madri surrogate per aiutarle ad affrontare l'esperienza e la
successiva separazione dal bambino, dipinge uno scenario inquietante a cui
vanno incontro le donne che per necessità economiche si prestano a questa
pratica. L’ideologia integralista dei
sostenitori della maternità surrogata non permette un dialogo serio e
costruttivo, viene tutto strumentalizzato per attaccare il Governo. La Presidente
del Consiglio Giorgia Meloni ha i numeri per regolamentare il ricorso alla
maternità surrogata, senza furore ideologico ma nel rispetto dei diritti dei
più deboli. Che sicuramente non sono le coppie che possono permettersi di
spendere centinaia di migliaia di euro per comprarsi un bambino. Meglio puntare
sulle adozioni, ci sono tante famiglie disposte ad accogliere un bambino in casa loro frenate dalla burocrazia asfissiante. Con buona pace dell’ideologia
gender e dei suoi seguaci.
“Se vogliamo andare avanti, dobbiamo tornare indietro e riscoprire
quei preziosi valori - che tutta la realtà è imperniata su basi morali e che
tutta la realtà ha un controllo spirituale.”
Cit. Martin Luther King
Giulio Carnevale