Una ciclabile tra Mezzate, San Bovio, San Felice e Segrate... amara utopia!

Domenica sono passato dal cantiere che collega l'IBM (lato Idroscalo) alla strada provinciale Mirazzano-Vimodrone. Sono un cittadino di Peschiera Borromeo, località San Bovio. Mi son detto: finalmente forse ci sarà un collegamento con il parco dell'Idroscalo, da percorrere in sicurezza e in bicicletta con la mia famiglia! E non solo, magari ci sarà anche la possibilità di raggiungere il posto di lavoro senza rischiare la vita (IBM e Mondadori)!

Vivo nel verde ma se voglio muovermi in bicicletta e in sicurezza per raggiungere i Comuni e i servizi vicini (Peschiera e la frazione di Mezzate, San Felice, il passante ferroviario, Segrate) non posso farlo.
Tornando alla nuova strada, parlando con l'ingegnere di cantiere ho scoperto con mia grande sorpresa che, invece, nel XXI secolo si progettano ancora strade senza prevedere una corsia ciclabile. Ora mi domando, visto che con l'avvento della Brebemi e della Tem si creeranno disagi ai cittadini per non si sa ancora quanti anni, come mai non ci sia nessuno che pensi in fase di progetto ad una corsia ciclabile. La risposta è semplice, non siamo in Germania!
Per fare una striscia gialla e mettere un cartello occorre prima raccogliere le firme, poi scrivere ai giornali e magari interessare qualche politico all'opposizione. Forse viviamo in un mondo troppo frenetico ma, secondo me, pensare a una pista ciclabile per connettere fra loro le frazioni di Peschiera comprese Mezzate e San Bovio con il passante ferroviario e magari la futura metropolitana di Peschiera non sarebbe stata un'idea malvagia, soprattutto per i nostri figli che avrebbero la possibilità di raggiungere le varie scuole con mezzi propri diversi dall'automobile. Tra l'altro forse coinvolgendo fra loro i 2 Comuni (Peschiera, Segrate) si poteva pensare persino di dividere la spesa e sostenere insieme un così grande sforzo economico.

Andrea Falsetti, Peschiera Borromeo