I migranti che vivono negli ex bagni pubblici di Milano, si oppongono a liberare i locali di via Esterle, mentre i centri sociali occupano 22 stabili

Il Comune vuole adibire a luogo di culto l'edificio in cui vivono da 5 anni persone da tutto il mondo che lavorano ma non riescono a trovare un alloggio per varie ragioni. De Corato: «Maran contro gli immigrati abusivi negli ex bagni pubblici intanto centri sociali e anarchici occupano illegalmente 22 stabili»

Milano (25 maggio 2022)- «Non è solo la nostra casa – hanno spiegato in un volantino, in italiano e arabo  ad AGI-. È il luogo dove preghiamo, parliamo dei nostri Paesi d’origine, delle guerre, delle carestie, delle crisi economiche che ci hanno spinto a partire. A Milano ci sono tanti edifici liberi e il Comune potrebbe metterne un altro a disposizione». In grassetto, hanno scritto: «No allo scontro tra il diritto alla casa e  il diritto di culto». Yousef, marocchino, 58 anni, da 34 in Italia, è il veterano: «So fare un po’ tutti i lavoretti, da idraulico, da imbianchino. Ho dipinto le pareti di rosa assieme a un ragazzo di ‘Ci Siamo’. Vorrei che il Comune facesse uno strappo alla regola. Qui c’è gente che si suda la pagnotta, non delinque». «Maran fa la voce grossa con gli immigrati occupanti abusivi degli ex bagni pubblici di via Esterle. “Finalmente”, verrebbe da pensare. Invece no, lo fa solo perché il Comune vuole mettere a bando l’area per destinarla ad essere un luogo di culto, con ogni probabilità una moschea. Ma l’assessore e Palazzo Marino, che ora si ricordano che occupare abusivamente va contro la legge, non dicono niente di tutti gli stabili, almeno 22 e molti comunali, occupati illegalmente dai loro amici dei centri sociali? I milanesi avevano proprio bisogno che venisse realizzato un luogo di preghiera islamico. È sicuramente una priorità, soprattutto considerando che da anni sul territorio di Milano vi sono almeno 13 moschee abusive che operano indisturbate. Anche nella stessa zona di via Esterle ce ne sono due: una in via Cavalcanti e una nell’ex Casello Enel. Perché non fare qualcosa per la cittadinanza come un centro anziani, che sarebbe così utile per la popolazione milanese che invecchia? Se Maran parla di “legge” dovrebbe farlo sempre, non solo quando fa comodo a loro!», afferma l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato, in merito alle dichiarazioni di Maran riguardo gli ex bagni pubblici di via Esterle. Ecco il lungo l’elenco delle occupazioni illegali da parte dei centri sociali, partendo dal Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa in Viale Monza al CSA Vittoria di via Muratori. Dalla Panetteria Okkupata in Via Conte Rosso 20 alla Cascina Autogestita Torchiera nel P.le Cimitero Maggiore. Poi c’è il COX 18 in Via Conchetta 18, il Leoncavallo in Via Watteau 84, il Cantiere in Via Monte Rosa 84 e Centro Sociale Micene in Via Micene. All’elenco si aggiungono anche lo Spazio Mutuo Soccorso in Via Newton, il Cantiere in Piazza Stuparich 18, la Latteria Occupata in Via Watt, il Macao di Viale Molise, Adrenaline in Viale Gorizia 28, Ciurma del Nautilus in Via Erodoto 16, i Gruppi Punkabestia, anarchici no tav di Via Gola, Ri-Make ex liceo classico Omero di via Del Volga a Bruzzano , Aldo Dice 26x1 in Via Stephenson e gli Extracomunitari in Via Zama, lo Zam in via Sant’Abbondio 6/10, il CSOA Lambretta in Via Edolo 10, il Circolo dell’Hotel in Via Bordighera 2.