Tutto quello che dovete sapere su l’amianto killer che nessuno vi ha mai detto

Stefano Faita geometra esperto in amianto svela la pericolosità del killer silenzioso

Operai durante bonifica di un tetto in Eternit

Operai durante bonifica di un tetto in Eternit

L'amianto è un materiale molto comune in natura fu scelto per le sue caratteristiche di resistenza al calore e per la sua peculiarità di essere lavorato; per confezionare indumenti o per realizzare manufatti.
Molti non sanno che questo materiale è stato utilizzato in moltissimi materiali da costruzione. Veniva lavorato e utilizzato miscelato con cemento per produrre tubazioni, canne fumarie, elementi di copertura edifici, pavimentazioni, nel vestiario dei vigili del fuoco ma anche per la fabbricazione di corde tappetini e materiali per la coibentazione di edifici. La produzione di amianto fu vietata in Italia con la legge numero 257 che nel 1992 vietò la produzione fino al completo smaltimento delle scorte. Questo fu un errore clamoroso in quanto alcuni manufatti contenenti amianto sono stati ritrovati in edifici realizzati anche negli anni successivi l'entrata in vigore della legge. Il pericolo maggiore di questo manufatto deriva dal suo invecchiamento e dal rilascio di polveri di amianto che se respirate provocano malattie come l'asbestosi , tumori alla pleura, mesotelioma pleurico e dei bronchi ed infine il carcinoma polmonare. L'amianto può essere rilevato in matrice compatta, matrice friabile o allo stato puro. L'amianto in matrice compatta è quello prodotto in fibrocemento per l'edilizia la cui azienda che è più nota in Italia fu la Eternit. I materiali prodotti furono molteplici e per questo motivo anche a distanza di molti anni i gestori o i proprietari di edifici spesso non ne conoscono la loro presenza. L'amianto in matrice friabile è quello realizzato invece come impasto per produrre materiali termo isolanti e antincendio. Questo prodotto è il più pericoloso in quanto le concentrazioni di amianto sono notevolmente maggiori ed anche perché questi rivestimenti nel corso del tempo tendono a deteriorarsi e a rilasciare moltissime fibre negli ambienti. Spesso queste tubazioni sono presenti nelle cantine, nei sottotetti, proprio per la natura del luogo dove vengono installate il pericolo può aumentare notevolmente. Infatti in caso di rilascio,  questi locali rimangono spesso chiusi e scarsamente areati con incremento del pericolo di inalazione per le persone che accedono saltuariamente. Allo stato puro ( sin quasi il 100% ) veniva utilizzato per la realizzazione di indumenti come ad esempio guanti o cordini di coibentazione usati nelle caldaie centralizzate. L'amianto è pericoloso proprio a causa della sua resistenza ed anche della struttura di cui è costituito. Ogni singola fibra di amianto ha una ulteriore caratteristica che è quella di dividersi longitudinalmente, fino ad arrivare ad una dimensione pari ad un millesimo di millimetro. Queste fibre, se respirate, possono raggiungere le parti più profonde del sistema respiratorio, dove andranno ad espletare la loro azione cancerogena. L'amianto risulta estremamente subdolo poiché le malattie derivanti dall'esposizione possono insorgere addirittura 15-20 anni dopo.
Geometra Stefano Faita Tel. 348.94.91.269