Caso Pezzano, da Podestà un silenzio imbarazzante. Che sia verificata l’intera lista dei vertici della sanità lombarda!

Una vergogna perché, proprio nel corso di questa inchiesta, Pezzano, allora Direttore dell’ASL Monza e Brianza, è stato fotografato l’11 luglio 2009 dai Carabinieri di Desio davanti a un bar del medesimo Comune mentre si incontrava con due boss, Saverio Moscato e Candeloro Polimeno, il primo deceduto, il secondo ora in carcere. Il nome di Pezzano, inoltre, riemerge quando nell’inchiesta si parla di alcuni appalti sospetti per l'acquisto di condizionatori da installare in alcuni edifici della ASL. Appalti da lui concessi a uomini vicini alle cosche.
Pietoso il teatrino messo in scena dalla maggioranza PDL-Lega al Governo in Regione Lombardia, con il PDL che corre ai ripari giustificando l’ingiustificabile e la Lega che si lamenta, dimenticandosi, però, di essere corresponsabile di tutte le scelte. Bene fanno cittadini e Sindaci a indignarsi e a chiedere le dimissioni di Pezzano, ma il Coordinatore regionale del PDL, nonché Presidente della Provincia, Guido Podestà, che fa? Assolutamente nulla. Il solito imbarazzante e assordante silenzio, o, peggio, la difesa d’ufficio di tutti, come avvenuto per il Presidente del Collegio dei Revisori della Provincia di Milano, anch’egli intercettato nelle indagini. Intanto, il ciellino Pezzano resta al suo posto. Dopo le vergognose nomine di Formigoni, il Consiglio regionale e tutte le autorità competenti hanno ora il dovere perlomeno di verificare meticolosamente e immediatamente l’intera lista dei vertici della sanità lombarda.