Melegnano: tanti partecipanti ma una sola voce per dire no al razzismo | Gallery |

Il sud-est Milano sfila unito insieme alle associazioni per il sostegno a Bakary Dandio e alla sua famiglia adottiva

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione a sostegno della famiglia Pozzi e di Bakary Dandio (credits Marco Maccari, RADARblog)

«Esiste una sola razza, quella umana!» conclude così il suo intervento Maria Grazia Boneschi, rappresentante dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) sezione di Melegnano, sabato 23 febbraio 2019 durante la manifestazione che si è tenuta a nella cittadina a sostegno della famiglia Pozzi e di Bakary Dandio dopo le scritte razziste apparse nei giorni precedenti sul portone di casa.

Presenti numerose associazioni, le scuole, i rappresentanti dei comuni limitrofi, alcune cariche del Comune di Milano e del Parlamento italiano e tanti cittadini (i partecipanti hanno stimato circa 1500 persone) che, dopo il ritrovo in piazza XXV Aprile, sono sfilate in corteo per le vie di Melegnano al ritmo di fischietti e strumenti musicali di vario genere fino alla piazza del Castello Mediceo dove era stato preparato un palco per i discorsi finali.

Il rappresentante della Diaconia valdese, ente religioso che si occupa di opere sociali per conto della chiesa valdese, ha ricordato le parole di Martin Luther King: «Tutti gli uomini sono dipendenti gli uni dagli altri, ogni nazione è erede di un vasto patrimonio di idee e di lavoro al quale hanno contribuito sia i vivi sia i morti di tutte le nazioni. Ce ne rendiamo conto o meno ciascuno di noi è costantemente in debito, siamo eterni debitori di uomini e donne sconosciuti e conosciuti […].  Prima di uscire per andare a lavorare dobbiamo già essere riconoscenti a più di metà del mondo».

Matteo Valli, rappresentante della cooperativa FuoriLuoghi, nel suo intervento ha sottolineato un concetto semplice quanto fondamentale: «Nessuno sceglie dove nascere o in che condizioni di salute crescere, ma nessuno vorrebbe essere al posto loro». E al suo intervento fa da cassa di risonanza quello della rappresentante di Libera, Sara Bertolotto, che pone domande scomode ma che fanno riflettere: «Oltre a condannare fermamente le scritte razziste oggi abbiamo l’opportunità e il dovere di raccontare che esiste un’Italia diversa da quella che, oggi, purtroppo è rilevante. A queste persone ci rivolgiamo per chiedere: siete sicuri che sia l’immigrazione la causa dell’attuale sofferenza sociale? Siete sicuri che l’immigrazione non sia uno dei capri espiatori che ciclicamente emergono nella storia per distrarvi dall'incapacità di una classe politica di gestire i problemi reali? Non dimentichiamoci che sono persone in cerca di una speranza e di una vita migliore, non dimentichiamoci della storia e di quello che ci insegna. Facciamoci sentire! Fermiamo questa emorragia di umanità, prima le persone!».

Anche l’intervento del rappresentante degli scout ha chiesto una riflessione, sottolineando una parola fondamentale, indifferenza, che riporta alla mente il muro che accoglie i visitatori del memoriale della Shoah al Binario 21 della stazione Centrale di Milano: «Peggio di tutto è l’indifferenza; l’indifferenza autorizza, l’indifferenza permette e soprattutto l’indifferenza alimenta. Come il sassolino nella scarpa che quando entra dà tanto fastidio, ma ci ricorda qualcosa, ci chiediamo questo sassolino che stiamo mettendo oggi, servirà a risvegliare qualche coscienza? La nostra speranza è quella che tutti possiamo essere il sassolino che ricorda lo scandalo di chi questa fraternità sta cercando di soffocare».

A conclusione della manifestazione Paolo Pozzi ha voluto ringraziare chi è intervenuto, facendo una specifica richiesta anche agli organi di informazione: «Come qualcuno ha detto per Silvia Romano (la cooperante ventitreenne della onlus Africa Milele rapita in Kenya nel novembre 2018, NdR), anche noi siamo andati a cercarcela tutto sommato, no? Mi sento di dire che noi abbiamo deciso di accogliere una persona, potevamo e l’abbiamo fatto e siamo ben convinti di andare avanti. Vi ringrazio per la vicinanza e vorremmo che anche nell'informazione si vada oltre la circostanza specifica e al di là del dato di cronaca cercando di approfondire quale malessere è dietro e cosa porta le persone a scrivere cose di questo tipo e commettere atti ancora peggiori».

Infine, il vicesindaco di Melegnano Ambrogio Corti ha letto la poesia “La Pelle” di Gianni Rodari:

«Pelle bianca come la cera,
Pelle nera come la sera,
Pelle arancione come il sole,
Pelle gialla come il limone
tanti colori come i fiori.
Di nessuno puoi farne a meno
per disegnare l’arcobaleno.
Chi un sol colore amerà
un cuore grigio sempre avrà».

E se per una manifestazione che non aveva colore politico le adesioni sono state numerose, non è sfuggita l’assenza dei consiglieri comunali di Lega Nord e Forza Italia, che hanno disertato la manifestazione ritenendo che il fatto sia stato politicizzato.
Elisa Barchetta
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