Coronavirus, "La Zona rossa", esclusivo, da Codogno (Lo), la testimonianza di Fabio Porfidio: «Noi abbandonati da tutti»

Il giovane 32enne costretto alla quarantena dai decreti ministeriali senza viveri di prima necessita denuncia la situazione surreale che stanno vivendo nella zona rossa

Fabio Pordifio 32 anni residente a Codogno

Fabio Pordifio 32 anni residente a Codogno

"in trappola"

Fabio Pofidio 32enne di Peschiera Borromeo (Mi) da 6 anni risiede a Codogno (Lo). Nella mattinata di venerdì 21 febbraio, Fabio, stava lavorando nel borgo lodigiano di circa 15mila abitanti, quando è rimasto bloccato nell'area, poi diventata Zona Rossa e interessata dalle restrizioni varate dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fabio in questa intervista esclusiva a 7giorni, denuncia lo stato di abbandono a cui i cittadini come lui, sono sottoposti da quando è scattata la quarantena obbligatoria:
«Ho il frigor vuoto, temo per la mia salute. Nessun aiuto da sindaco o amministrazione» .

Questa testimonianza apre una serie di interrogativi, che illustrano scenari ben diversi da quelli tutti rose e fiori dipinti dal Presidente del Consiglio dei ministri della Giuseppe Conte. Il premier ieri sera a ribadito più volte in ogni notiziario tv, quanto sia tutto sotto controllo, e come gli abitanti "intrappolati" nella zona rossa siano assistiti e confortati.

Una nazione strana la nostra, fino ad oggi, chi proviene dalla Cina può circolare liberamente, mentre chi non ha i sintomi, non viene neanche visitato per escludere il contagio, e viene segregato in casa propria, senza nessun tipo di assistenza.

Giulio Carnevale

Guardate l'intervista completa.

La Zona Rossa