Oltre 100 furti in poco più di due mesi: in manette il ricettatore di una banda di sudamericani

Teatro dei furti anche i centri commerciali di Peschiera e il parcheggio di Linate. L’ammontare complessivo dei colpi si attesta sui 700mila euro

Furti nelle auto

Furti nelle auto La banda ha messo a segno oltre 100 colpi nel corso dell'estate

276 orologi d’oro, 110 telefoni cellulari, 201 computer, 150 macchine fotografiche, ma anche biciclette di valore, tablet, chiavette usb, borse e valige griffate e diversi chili di oro e argento. È questo il ricchissimo bottino racimolato da una banda di borseggiatori di nazionalità sudamericana che, nel corso degli ultimi due mesi, ha colpito in diversi punti del Sudmilano. Tra i teatri delle scorribande criminali del gruppo figurano anche i centri commerciali di Peschiera e il parcheggio dell’aeroporto di Linate, ma anche alcuni posteggi di ospedali nel Novarese, quelli degli aeroporti di Torino Caselle, Orio al Serio e Malpensa, oltre agli itinerari turistici del lago Maggiore. Le indagini, condotte dai carabinieri di Novara, erano partite all’inizio dell’estate, a seguito delle numerose denunce presentate da alcuni cittadini, molti dei quali stranieri, che erano rimasti vittime di furti all’interno delle loro auto. Grazie al costante lavoro degli uomini dell’Arma, nei giorni scorsi è stato possibile risalire a quello che viene considerato il “custode” e ricettatore della banda, che si occupava cioè di conservare la refurtiva e piazzarla sul mercato nero. Si tratta del 53enne italiano M.L., il quale vigilava sugli oltre 700mila euro di merce rubata, che veniva stipata in un magazzino di Sesto san Giovanni. Al momento l’uomo è l’unico membro della banda ad essere in carcere, ma le indagini proseguono allo scopo di risalire agli autori effettivi dei colpi, che potrebbero avere le ore contate.
Redazione Web