Treni, in Lombardia soppressioni ridotte del 75% e puntualità media dal 75 all'82%

Annunciato inoltre l’arrivo di 176 nuovi treni acquistati da Regione Lombardia per Trenord. Ma il M5S non ci sta: «I dati non corrispondono al vero, condizioni di trasporto da terzo mondo». Per il Pd «L’esperimento di Trenord è fallito»

Soppressioni ridotte del 75% (da 120 a 40 al giorno, di cui solo l'1,4% direttamente riconducibile a Trenord) e puntualità che passa dal 75% dell'autunno scorso all'attuale 82%. Questi i principali dati emersi durante la Commissione 'Territorio e Infrastrutture' cui ha partecipato l'assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria terzi, insieme all'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. Per quanto riguarda le performance in alcune tratte critiche, in seguito agli interventi messi in campo di concerto con Trenord, sulla S9 Saronno-Seregno-Albairate, ad esempio, la puntualità è cresciuta di 13 punti percentuali, raggiungendo l'87%. Miglioramenti si sono registrati sulle linee dell'Est della Lombardia come la Milano-Bergamo via Treviglio e la Brescia-Cremona che hanno guadagnato 11 punti, raggiungendo rispettivamente l'83% e l'87%. Un +10% l'ha fatto registrare anche il collegamento transfrontaliero S40 Varese-Mendrisio-Como che raggiunge il 94%. Circa la performance del collegamento aeroportuale, il Malpensa Express registra una puntualità superiore al 90%, trasportando il 40% di passeggeri in più rispetto allo scorso anno, oltre 1,2 milioni in 2 mesi e mezzo. L'assessore Terzi ha anche confermato che i primi nuovi treni, acquistati dalla Regione con un investimento di 1,6 miliardi di euro, sono pronti. In totale saranno 176 per Trenord. «Stiamo lavorando - ha spiegato - su un piano di introduzione generale. Non appena il piano sarà definito, lo condivideremo con tutti i soggetti interessati e i rappresentanti dei pendolari. Partiremo con la sostituzione dei treni più vecchi». 

Tali dati vengono però pesantemente contestati dal Movimento5Stelle: «I numeri che Trenord ha portato in commissione non rappresentano la condizione dei trasporti lombardi e dei pendolari che vivono ogni giorno di ritardi, soppressioni e condizioni indecenti di trasporto. E di aumenti delle tariffe. Il servizio ferroviario Lombardo è al collasso, con un taglio di circa cento corse nel 2018 a causa principalmente della carenza di personale. Trenord non può addossare al meteo i suoi gravi disservizi, d’estate fa caldo e d’inverno fa freddo: le temperature torride o rigide non possono bloccare i trasporti nella nostra regione. L’unica notizia rilevante emersa in audizione – concludono gli esponenti pentastellati - è l’arrivo di ulteriori 23 treni di cui dieci nuovi, in supporto alla flotta di Trenord, grazie alla fornitura promossa dall’ex ministro Toninelli per garantire un minimo di sollievo al trasporto pubblico lombardo. La Lombardia non merita un trasporto da terzo mondo».

«L’esperimento di Trenord è durato dieci anni – aggiunge il segretario regionale del Pd, Vinicio Peluffo - e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari. Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica»

Redazione Web

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1 commenti

epicuro :
Sarebbe meglio che il centrosinistra e, anche se da poco, i 5stelle facciano un pò di autocritica invece di criticare gli altri. I primi perchè a Milano hanno sempre osteggiato l'ampliamento della rete su ferro se non andava in direzioni a loro gradite, basta vedere come siano ben due le linee metropolitane che arriveranno al loro ex feudo di Monza che hanno perso e che pensano di riconquistare. I cinquestelle è meglio che prima di parlare si depurino da tutti quei fanatici fancazzisti anti TAV ecc. ecc., oltre a farsi una cultura sul trasporto su ferro visto le cavolate che hanno raccontato a chi ancora li ascolta. Infine anche il centrodestra che governa da molti lustri la Regione Lombardia dovrebbe fare un profondo esame di coscienza per stabilire che fino ad oggi hanno privilegiato solo il trasporto su gomma, vedi le emerite cavolate di Pedemontana, Brebemi e TEEM, tutto fatto da privati ma che se non rientrano nell'investimento tocca coprirlo coi soldi di tutti noi cittadini, oltre alla beffa di tariffe assurde. Invece di trastullarvi a contare i ritardi, prendete per i gioelli di famiglia i dirigenti passati e presenti e metteteli alla griglia, oltre a mettere definitivamente in galera, buttando via la chiave, chi ha rubato e speculato, sia che fossero politici che dirigenti. Mettetevi tutti intorno a un tavolo, Regione, Città Metropolitana e Comune di Milano e stilate un piano decennale di raddoppi di linee ferroviarie esistenti e costruzione di nuove linee, ferroviarie e/o metropolitane. Solo con una massiccia cura del ferro sarà possibile risolvere l'annoso problema dell'inquinamento nel capoluogo oltre a fornire un efficiente, democratico e indispensabile servizio al popolo che paga i vostri stipendi, invece di provvedimenti ecofascisti come area B, unilaterali e assolutamente ingiusti per coloro che non possono permettersi di acquistare un mezzo ibrido o elettrico... è facile fare gli ecologisti con il fondoschiena altrui, vero? | venerdì 18 ottobre 2019 12:00 Rispondi