Giunta di Mediglia, un’epopea senza fine

Il PD chiede chiarezza, nel rispetto dei cittadini. Consiglio comunale il 12 febbraio

La crisi della Giunta di Mediglia sembra non essere ancora finita. A tale proposito, il Pd si chiede quando ci sarà il Consiglio comunale: «A Mediglia forse è iniziato un nuovo gioco sulle spalle dei cittadini: quello delle belle statuine» dichiara il Pd attraverso un comunicato. «Sono passati diversi giorni oramai dallo scoppio della crisi della ex Giunta. I cittadini si meritano almeno un po’ di chiarezza sulla situazione. Il Partito democratico chiede che venga al più presto convocato il Consiglio comunale». Consiglio comunale che, in questi giorni, è stato convocato per il 12 febbraio alle ore 21.00, presso l’aula consiliare di via Risorgimento, angolo via F.lli Bandiera. All’ordine del giorno, la comunicazione sulle revoche degli assessori da parte del sindaco e delle comunicazioni da parte dei consiglieri. Da questo consiglio ci si aspetta che vengano ripristinate le cariche assessorili e chiarita la situazione della crisi della Giunta. Nel frattempo, nel gruppo politico del Popolo delle libertà, sono stati designati i nuovi coordinatori. Coordinatori individuati nelle persone di Paolo Bianchi, ex vicesindaco, e Lorenzo La Porta. Il documento che attesta questi incarichi arriva dal coordinamento provinciale, siglato da Alessandro Colucci e Romano La Russa, assessore regionale all’Industria. Il nuovo gruppo, ora, intende seguire la linea intrapresa fino ad adesso e dare una scossa all’immobilismo del Comune. Fra i tanti problemi, venuti a galla solo dopo la crisi della Giunta, ci sarebbero le nomine sindacali dei responsabili del settore dei lavori pubblici. Responsabile nominato solo un anno dopo l’insediamento della giunta Andena nel 2006. Nel 2007 è stato nominato il responsabile, due anni più tardi sostituito con la nomina di quello attuale. Un simile immobilismo ha permesso, secondo i componenti del Pdl, ritardi nei lavori della sede comunale e nelle opere pubbliche. Inoltre i componenti del gruppo del Pdl ritengono che non siano stati raggiunti gli obbiettivi presentati nel programma elettorale del 2006.

Jennifer Marfia