Licenziamenti alla Maimeri di Mediglia: l’azienda si “dimentica” dell’incontro in Assolombarda, fissato per discutere la nascita della nuova società

Permane l'incertezza sul destino dei dipendenti dello stabilimento Maimeri di Mediglia, ormai da mesi in lotta contro lo spettro dei licenziamenti e della riorganizzazione aziendale.

La situazione sembra infatti piombata in un nuovo inesorabile stallo, dopo le speranze legate alla ventilata nascita di una nuova società, grazie al subentro di Fila Giotto come azionista di maggioranza.

Tale quadro, fino alle scorse settimane solo abbozzato, avrebbe dovuto essere al centro di un incontro in Assolombarda tra le rappresentanze sindacali e i vertici di Maimeri, in programma per il 13 gennaio scorso. L’appuntamento non ha tuttavia prodotto alcun passo avanti, proprio a causa dell’assenza dei vertici aziendali.

«All’incontro – hanno commentato i delegati sindacali - ci siamo presentati solo noi RSU, i funzionari territoriali CGIL CISL e UIL e nessun altro! L'azienda infatti non si è presentata, dichiarando poi di "essersi dimenticata" dell'incontro concordato». «Noi Siamo ancora in regime di Cassa Integrazione Ordinaria, che terminerà a fine febbraio, – hanno aggiunto le RSU - e sempre in attesa di sapere quale sarà il numero degli esuberi, come avverranno i licenziamenti e soprattutto di poter dare il via a relazioni industriali serie e corrette».

I dipendenti proseguono quindi con la mobilitazione, preparando nuove iniziative di protesta, mentre i sindacati hanno chiesto a Maimeri un nuovo tavolo tecnico in Assolombarda, convocato però questa volta tramite un accordo per iscritto.

Alessandro Garlaschi