Nessuna piazza per il parrocco della gente

Come la costruzione dell’attuale oratorio, interessandosi personalmente dei permessi e della raccolta dei fondi necessari per la realizzazione della costruzione. «Sono tantissimi i cittadini legati a don Alfonso – ha raccontato il consigliere comunale Gaetano Carenzi. Era davvero adatto per il nostro paese: giocava a carte con gli anziani, fumava con gli adolescenti ed era sempre disponibile con ognuno di noi. Fino ad ora la piazza non è stata intitolata per problemi burocratici. Infatti, in risposta alle precedenti interrogazioni da parte dell’Amministrazione, per intitolare una strada a una persona deceduta devono trascorrere dieci anni. Ma alcuni fanno notare l’ambiguo caso del missionario padre Biscaro. La via, che si trova a Triginto, fu intitolata a suo nome senza aspettare il tempo stabilito. Qualcuno bisbiglia che forse, nell’Amministrazione comunale, si mettano degli ostacoli perché il parroco era un simpatizzante del movimento politico di sinistra». Dopo Triginto, il parroco, fu trasferito a Busto Arsizio, dove rimase dal 1995 fino alle sua morte avvenuta nel 1998. In suo onore è stato costruito il centro Santa Croce.