448a Fiera del Perdono: occhi aperti sul futuro

Sotto la storica cornice di allegorie della Sala delle Stagioni, ispirate al cartografo Sebastian Münster, l’assessore al Commercio e il presidente dell’Associazione Commercianti mettono in rilievo le innovazioni, gli obiettivi e il target della 448a edizione della Fiera che, durante la Settimana Santa, attrae penitenti e venditori. Due i momenti forti: l’indulgenza, con l’ostensione della Bolla del Perdono, elargita dal papa Pio IV, e la compravendita commerciale. La Fiera ha il patrocinio dell’Expo 2015: un incontro di spirituale e materiale, in cui Cristo non scaccia i mercanti dal Tempio. Guido Scotti distribuisce a grandi dosi le dichiarazioni: «Il commercio è nato quando è nato l’uomo. Prima della moneta, era un modo di comunicare, di socializzare e di fare cultura. La Fiera è sempre molto sentita, perché molto partecipata: le file pazzesche di auto, per trovare un buco dove parcheggiare la macchina, confermano che tutti vi trovano sempre qualcosa di gradevole», conclude, a segno che non tutte le asce sono seppellite. Marco Lanzani ringrazia l’azienda di expo FiereIn, TensoTend e la rete di imprenditori che ha creduto nel nuovo progetto di due premi per la gioventù. Fiera ringiovanita, con i notevoli sforzi, sottolinea l’Assessore, di realizzare un sito web, di giungere ad accordi con il Lunapark e di coinvolgere gli scolari nella creazione del logo. E di portare le famiglie: soggetto sicuramente interessante per il commercio, utile anche per spolverare l’immagine spettacolare della Fiera, con l’invenzione di una Prima Festa dei Bambini. Manuela Nicola, di FiereIn: «L’obiettivo è di aggregare i cittadini, dando un cenno: stiamo pensando a voi». Perenne souvenir della festa? La moneta coniata in strada, con il logo dell’Amministrazione. O, per i meno discreti, la risottata offerta in piazza Vittoria, per mano degli Amministratori stessi.

Marco Maccari