Melegnano: Vito Bellomo firma un’ordinanza per contrastare la prostituzione

Il provvedimento a seguito di un incremento del fenomeno sul territorio negli ultimi tempi e della pioggia di segnalazioni da parte dei residenti.

Pronto anche un provvedimento contro accattonaggio molesto e bivacchi

Negli ultimi tempi il fenomeno della prostituzione su strada ha avuto, sul territorio di Melegnano, un deciso incremento. Il sindaco Vito Bellomo ha pertanto firmato un’ordinanza volta a contrastare la problematica e le fenomenologie criminali connesse. Diverse segnalazioni, che evidenziano i crescenti episodi di inciviltà cui sono costretti ad assistere anche i minori, sono infatti pervenute dai residenti, dagli esercenti e dagli automobilisti di passaggio. «Molte sono le criticità collegate all’aumento della prostituzione sulla strada – ha commentato Bellomo - , tra le quali, per esempio, i comportamenti imprudenti e imprevedibili ai danni della circolazione da parte di quanti si arrestano improvvisamente per contrattare le prestazioni. La situazione ha così reso necessaria l’adozione di un provvedimento volto a limitare le conseguenze del fenomeno sulla sicurezza urbana e sull'incolumità pubblica, nonché i possibili disagi per i residenti, gli esercenti e quanti di passaggio sul territorio comunale, che hanno diritto di fruire degli spazi in condizioni di decoro e di assoluta sicurezza e tranquillità. A questo si aggiunge l’aspetto di contrasto all'interesse criminale legato allo sfruttamento delle prostitute e la tutela delle stesse, che del fenomeno sono le prime vittime». L’ordinanza, in vigore fino al 31 dicembre 2016 su tutto il territorio comunale, vieta di svolgere attività di meretricio e, per l'utenza stradale, di intrattenersi con soggetti dediti a tale attività. Ma non è tutto. Palazzo Broletto, infatti, ha emanato una apposita ordinanza volta a contrastare anche i fenomeni dell’accattonaggio molesto, praticato soprattutto a ridosso del centro storico, dei monumenti e degli incroci, e dei bivacchi nei parchi e nelle aree pubbliche. Entrambi i provvedimenti comporteranno sanzioni fino a 500 euro per tutti i trasgressori.
Redazione Web