Zanaboni deluso dal comportamento di alcuni commercianti durante la notte bianca

Denis Zanaboni, artefice dell'evento, è però rimasto con l'amaro in bocca a causa della serrata di alcuni negozianti del centro. Il programma della festa prevedeva, infatti, anche l'apertura notturna dei negozi, ma alcuni commercianti hanno deciso di rimanere chiusi per manifestare il loro dissenso nei confronti delle “decisioni unilateralmente prese dall'Assessorato”. L'assessore Zanaboni, intervistato da 7giorni, ha evidenziato che le 15.000 presenze registrate dovrebbero essere considerate un segnale positivo per la città e per i suoi commercianti. L'Amministrazione, inoltre, ha avuto due incontri con gli operatori, ma l'unica proposta avanzata, a detta di Zanaboni, riguardava la data in cui si sarebbe dovuta svolgere la notte bianca e cioè in corrispondenza dei saldi. «Solo pochi negozianti hanno scelto di rimanere chiusi, inoltre, nei due incontri non è stata avanzata alcuna proposta fattiva, se non quella relativa alla data dell'evento. Reputo di avere la coscienza a posto».
Per misurare il malumore relativo alla kermesse, abbiamo voluto sentire anche le voci ufficiali dei negozianti: Carlo Sierra e Giovanni Ghianda, rispettivamente segretario e vicepresidente dell'Unione del Commercio, competente per il territorio. Gli esponenti dell'Unione hanno voluto sottolineare che la manifestazione è andata molto bene e che sicuramente eventi come questo avvantaggiano l'economia locale. Non si può quindi parlare di polemica, ma solo di dissonanza di idee da parte di alcuni, relativamente alla data prescelta. I due rappresentanti hanno aggiunto che, a loro parere, quando si ha a disposizione una “vetrina” si deve cercare di sfruttarla al massimo; auspicano quindi che la prossima edizione, la quinta, possa avvenire in concomitanza dei saldi.

Ilaria Piermatteo