Arrestati imprenditori del Sud-Est Milano che smaltivano rifiuti pericolosi per conto della ‘Ndrangheta in cave abusive: una era presso la cascina Tecchione a San Donato

Smaltivano rifiuti illecitamente presso alcune cave abusive, per conto di alcuni nomi illustri della ‘Ndrangheta.

Così all’alba di ieri, mercoledì 5 giugno, sono finiti in manette otto imprenditori lombardi, titolari nel complesso di quattro società con sedi a Rozzano, Pieve Emanuele, Binasco e Casarile. Gli arresti sono stati disposti al termine di indagini serrate condotte dalNucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri di Milano, che hanno così inferto un duro colpo agli affari illeciti della malavita organizzata nel settore del movimento terra in lombardia. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, gli arrestati prendevano in consegna i rifiuti provenienti da varie opere di ristrutturazione, demolizione e bonifica (come, ad esempio, dai cantieri del Carrefour di Assago). Anziché smaltire il materiale come previsto dalla legge, però, dopo aver certificato il falso gli imprenditori lo riversavano in tre cave abusive, site rispettivamente a San Rocco al Porto (Lodi), Molinetto di Romentino (Novara) e San Donato, presso la cascina Tecchione.

Redazione Web