Arrestato l’assessore alla Casa di Regione Lombardia, Domenico Zambetti: l’opposizione chiede le dimissioni di Formigoni

Soldi alla ‘Ndrangheta in cambio di voti: con questa accusa, nella mattinata di oggi, i carabinieri hanno arrestato il 60enne Domenico Zambetti, assessore lombardo alla Casa.

Zambetti avrebbe pagato 200mila euro ad alcuni rappresentanti dell’organizzazione criminale calabrese per “acquistare” un pacchetto di 4.000 preferenze, rivelatesi poi decisive per la sua elezione del 2010. La vicenda ha suscitato la reazione indignata delle opposizioni, che hanno chiesto a gran voce il ritorno alle urne per i cittadini lombardi. «La domanda di fondo è semplice – ha commentato Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia –: cosa pensa di fare il presidente Formigoni? Crediamo che, di fronte alla gravità estrema della situazione, tutte le forze politiche che siedono in Consiglio regionale debbano attentamente valutare cosa fare. Forse è opportuno pensare ad atti più forti delle pur sacrosante e necessarie prese di posizione». «Un presidente, dieci assessori, un sottosegretario e quattordici consiglieri regionali tra indagati e condannati possono bastare? – si chiede l’esponente di Sel Chiara Cremonesi – Cos’altro deve succedere? Si vada a elezioni a dicembre, come nel Lazio».

Redazione Web