Città metropolitana: prima chiamata per i Comuni

18 Sindaci alla prima riunione del Comitato Promotore della città metropolitana di Milano

Competizione globale e circolazione di moneta. C’è aria di trasformazione a Milano verso un nuovo modello di sviluppo, e i fattori scatenanti del cambiamento sono appunto i due sopracitati: il primo, perché al mondo emergono nuove economie e si vuole che Milano tiri fuori tutto il suo potenziale competitivo; il secondo, per snellire problemi e servizi del capoluogo lombardo, inserito nell’area più produttiva d’Italia, generatrice del 10% del Pil nazionale.Ne dà informazione una nota del Comitato Promotore della Città Metropolitana di Milano, riunito per la prima volta venerdì 15 marzo. Il tono della nota, critico nei confronti della nuova legge 214/2011 (il decreto Salva-Italia) sul punto della riforma delle Province, sottolinea come invece l’unificazione in una nuova realtà, chiamata Città Metropolitana, di due enti quali il Comune e la Provincia, rappresenti la soluzione al maggior problema amministrativo attuale: lo scollamento tra i modelli istituzionali esistenti e le sfide del prossimo futuro. «I problemi posti da un agglomerato di oltre 3 milioni di persone sono tali che nessuno oggi può pensare che essi possano essere affrontati nel chiuso dei confini municipali - annuncia il Comitato -. Servono politiche integrate e coerenti di sostegno allo sviluppo, di programmazione territoriale, di tutela ambientale, di gestione della mobilità, delle risorse e dei rifiuti».
A capo del tavolo, il sindaco milanese Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Convocati i sindaci dei Comuni di Bollate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cormano, Cornaredo, Cusago, Legnano, Melegnano, Opera, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano Milanese, Rho, Rozzano, San Giuliano Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni e Trezzano sul Naviglio. Si pronuncia anche l’Amministrazione melegnanese: «Un momento importante per un modello di innovazione previsto dalla Costituzione - dichiara il sindaco uscente Vito Bellomo -. Sarà un vantaggio per i Comuni avere un solo interlocutore su questioni come la viabilità e l’ambiente, sulle quali ora Comune di Milano e Provincia tendono a procedere in due direzioni diverse».
Marco Maccari