Dissacrante e tragicomico, è uscito "Milanconie 2.0", satira di Roberto Zadik sulla Milano e l'Italia di oggi

Cosa sappiamo della Milano della crisi? In verità ancora oggi, a parte le notizie di siti e quotidiani, molto poco. Sono passati ormai più di trent’anni dalla “Milano da bere”, “capitale morale d’Italia”, la Milan col “coeur in man” come si diceva in dialetto milanese quando ancora era normale parlarlo.

Ormai purtroppo questo è vero solo in parte e i protagonisti non sono più solo lavoratori stressati dalla vita frenetica ma tante sono le storie di disperazione e di disagio sociale. Crudo, cinico, realistico, senza il lieto fine obbligatorio e  il riscatto finale dei protagonisti tipici di tanti film di Hollywood, il dissacrante e tragicomico “Milanconie 2.0” (pubblicato su Amazon, costo 9.90€ al link: http://www.amazon.com/dp/B00DN9CWBA) è una satira pungente e cupa della Milano e dell’Italia di oggi. L’autore è il giornalista 37enne milanese, Roberto Zadik, che ha ricostruito le atmosfere e le emozioni dei suoi personaggi e della sua città, con spirito analitico e metafore e dialoghi efficaci, seguendo le cronache giornalistiche così come le sue grandi passioni letterarie da quando ha 12 anni scrive poesie e racconti, musicali, è appassionato di rock e film d’autore, il primo racconto è una sorta di “Trainspotting all’italiana”. Insomma da tutto questo cocktail da aperitivo milanese, la presentazione del  libro si è tenuta presso il locale Art Factory (il video si trova su youtube): ne è venuta fuori una sintesi della metropoli che fra immigrazione, disagio giovanile, rave party, precariato e differenze culturali e religiose ed è lontana anni luce dai soliti stereotipi dei “milanesi freddi e indaffarati”. Al centro delle trame ci sono vari aspetti di Milano e della mentalità, dal formalismo, al culto dell’immagine e delle apparenze, la differenza abissale fra zone e classi sociali, il bullismo e la violenza sessuale ma anche la vita culturale, gli aperitivi, le feste e i divertimenti. Tutti giovani, dai 20 ai 40 anni, i protagonisti alcuni folli, crudeli e svitati, come Giada la sorella bruttina praticante avvocato sfruttata e sottopagata dalla sua perfida titolare sorella della bella Sonia, Gianni, l’impulsivo e ingenuo disoccupato tossiciodipendente Gianni, bravo a cacciarsi nei guai come pochi, e il violento e silenzioso Giovanni. Nelle storie ci sono anche altri personaggi o deboli e timidi, positivi come Jacopo obeso dal cuore d’oro, vittima di bullismo e il suo amico Riccardo, e tanti altri che compongono questa vasta gamma di persone tutte inventate ma che non si distanziano affatto da tante tristi realtà. Un libro avvincente e scorrevole come un bicchiere di spumante che raramente, a parte qualche errore di forma e alcune ripetizioni, annoia o accusa momenti di stanchezza o scade nella banalità o nella retorica. Per discutere, scambiare idee, riflettere.