I residenti di via Lomellina protestano per le notti insonni

Da quando i soci hanno intrapreso iniziative per svecchiare la clientela, il locale è divenuto un punto d’incontro per molti ragazzi. Periodicamente vi si tengono presentazioni librarie, mostre, proiezioni e dibattiti su temi d’attualità. «I gestori hanno anche posto dei cartelli fuori dal pub per invitare a non disturbare e liberano i marciapiedi antistanti dai bicchieri – ci racconta Lorena, una residente di via Lomellina –. Ciò non toglie che due sere lavorative a settimana non riusciamo a chiudere occhio se non dopo le due di notte. E poi, sebbene tentino di controllare la situazione, non possono né limitare il volume delle voci dei ragazzi né evitare che le vie adiacenti vengano sporcate». Parliamo anche con Matteo, uno dei giovani soci che tiene a ribadire l’apertura della Cooperativa al dialogo con il vicinato: «Spesso chiudiamo prima delle due e, al termine di ogni serata, puliamo anche le vie attigue, ma se qualcuno vi si addentra dopo l’orario di chiusura che possiamo fare?». Alcuni privati, tra cui la signora Marina, che ci spiega come abbia dovuto mettere i doppi vetri alle finestre, presentarono un anno fa un esposto che, alla vigilia delle provinciali, spinse il consigliere Collinetti, l’Associazione Tutela del Cittadino e il presidente della Commissione Sicurezza D’Arezzo a confrontarsi con i gestori. Conclusesi le elezioni, il tentativo di far dialogare le due parti si risolse in un nulla di fatto e tutt’oggi il problema sembra caduto nel dimenticatoio.

Federica Solaro