Milano, prevale nettamente il “si” anche per i referenda cittadini consultivi di indirizzo. Le dichiarazioni a caldo di Stefano Boeri


Soddisfatto della risposta dei milanesi?
Moltissimo.
Che impegno implica la vittoria dei sì per l’Amministrazione comunale?
Un maggiore investimento nelle politiche ambientali e per una viabilità sostenibile. Si tratta di una conferma della validità dei temi toccati in campagna elettorale, a cui i cittadini hanno già dato il loro consenso.
Uno dei quesiti riguarda l’area dell’Expo dopo l’evento: quali sono le soluzioni possibili?
Una sola: la realizzazione prima e il mantenimento poi di quanto contenuto nel dossier approvato al BIE, ovvero di un grande parco bioalimentare, con limiti di costruzione ben precisi. Il referendum è un secondo punto di vista che ne è la conferma. Di questo si deve tenere conto.
Il quesito sulla Darsena comporta una verifica di fattibilità sulla riapertura dei Navigli.
Riaprire i Navigli è una follia. Sarà invece un punto fermo riqualificare l’area della Darsena e valorizzare tutto il sistema Navigli, soprattutto dal punto di vista turistico: è una delle zone più belle di Milano, un’area ponte collega la città al Parco Agricolo, dalle potenzialità enormi.
Quale sarà il primo impegno come Assessore alla Cultura?
Voglio organizzare in un teatro di periferia un incontro con grandi esponenti della cultura a livello internazionale, per discutere su cosa fare a Milano. Penso al teatro Ringhiera in via Boifava, un teatro storico e attivo, molto rappresentativo della Milano che costruiremo.
Tornerà a visitare il quartiere di Santa Giulia?
Assolutamente, è un problema a cui abbiamo deciso di trovare una soluzione. Non me ne occuperò io direttamente, ma non ho intenzione di lasciare cadere l’impegno.