Sette Stroke Units della Lombardia a confronto, per migliorare la qualità di vita di persone colpite da ictus

L'ictus è tra le prime cause di morte, disabilità o demenza, ed è seconda solo al Morbo di Alzheimer. Per discuterne, ieri, presso il Palazzo della Regione di Milano, nell’auditorium dedicato a Giorgio Gaber, è stato organizzato un congresso dal titolo Nuove strategie nella lotta all’ictus cerebrale. L’iniziativa è stata patrocinata dal Pirellone.

Al centro dell’evento i risultati dello studio, condotto da sette Stroke Units della Lombardia, unità altamente specializzate che si occupano di malattie cerebrovascolari. Sono 898  i casi osservati per redigere questa ricerca  finanziata dalla Regione, coordinata dall’Istituto Scientifico San Raffaele e intitolata Definizione delle variabili di efficacia e di efficienza degli interventi realizzati dalle Unità di Cura Cerebrovascolare. Studiare gli interventi che possano risultare più efficaci per la salute del paziente significa contribuire al miglioramento della sua condizione sociale. Per questo è importante continuare a fare ricerca.

«I risultati di questo studio sono di estrema rilevanza nel guidare il processo di ottimizzazione del percorso diagnostico-terapeutico del paziente con ictus cerebri. Infatti, sottolineano l’assoluta necessità di gestire tempestivamente e in ambiente altamente specialistico i pazienti ove siano garantiti gli strumenti terapeutici a disposizione nella fase acuta e la piena potenzialità delle tecniche diagnostiche» ha dichiarato il Professor Giancarlo Comi, Responsabile dell’U.O. di Neurologia, IRCCS San Raffaele.

Alessandra Moscheri