Si riaccende la speranza sulla scuola di via Zama

La ex scuola di via Zama 23 è oggetto di continue 'invasioni' e occupazioni da parte di abusivi ma adesso dopo vent'anni il Comune ha deciso di rivalutare una sua possibile riapertura.

Dopo anni di silenzio e di richieste non ascoltate, ora si è accesa una fievole speranza di riaprire la ex scuola di via Zama 23 all’incrocio con via Berlese, nella Zona 4 di Milano.
Il complesso scolastico, che comprendeva una scuola elementare a un asilo, era stato chiuso nel 1990, come conseguenza al forte calo demografico che aveva caratterizzato quegli anni. In questi vent’anni la scuola è stata completamente abbandonata, si è degradata ed è stata oggetto di continue invasioni da parte di abusivi che ancora oggi entrano, rompendo le finestre, occupandola.
Più recentemente, l’ex scuola è stata ristrutturata nei locali interni e dal 2008 è ritornata nella piena disponibilità del Settore Educazione del Comune.
Dal 2004 sono state molte le richieste avanzate dal Comitato Spontaneo dei residenti di via Norico/Berlese, sostenuti anche da alcuni consiglieri comunali come Marco Cormio, che combatte da anni per questo progetto, per la riapertura dell’ex scuola. Il Comitato dal 2004 al 2007 ha raccolto anche 400 firme a favore della riattivazione del polo scolastico. Queste richieste sono state lanciate in seguito ai notevoli cambiamenti urbanistici che si sono verificati sul territorio da quando è stata chiusa la scuola fino a oggi: sono state costruite infatti nuove abitazioni in via Norico, in via Berlese, in via Salomone, nell’area Santa Giulia e le richieste di nuovi spazi per l’aggregazione sociale sono aumentate.
Maria Grazia Guida, vicesindaco di Milano nonché assessore all’Educazione e all'Istruzione, nonostante la scarsità di risorse finanziarie, ha espresso il suo interesse sul recupero dell’edifico. Il consigliere e presidente della Commissione Educazione della Zona 4, Luigi Costanzo, ci ha spiegato che a luglio è riuscito a ottenere un tavolo di lavoro per valutare le intenzioni del Comune di Milano sulla destinazione da dare al complesso scolastico e ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è riaprire quello spazio in maniera da renderlo un punto di aggregazione e socialità per il quartiere e per dare un’alternativa alla funzione sociale degli oratori presenti nella zona».
Il pericolo di demolizione quindi sembra essere scongiurato per il momento e mai come oggi gli abitanti della zona sperano di rivedere riaperta la loro scuola.
Daniele Buonamici