Tem: al via le opere, tra polemiche e speranze

Un'infrastruttura da due miliardi di investimenti. Ma Gatti,consigliere per un' Altra Provincia, Prc-pdCI, sferra le sue osservazioni: Un'opera irresponsabile, una speculazione edilizia.

Avvio alla Tem. Sono partiti l’11 giugno i lavori per la realizzazione della nuova autostrada che collegherà per 32 km Agrate Brianza a Melegnano. Un’infrastruttura che, secondo le dichiarazioni dell’Ad di Tem, Antonio Marano, creerà occupazione in tutta la Lombardia. L’opera prevede, inoltre, l’edificazione di nuove strade e la riqualificazione di arterie esistenti. Non solo, spetterà alla Tem la costruzione di piste ciclabili nel territorio del Sud Est Milano per un totale di 30 Km. Un progetto che vale due miliardi di euro di investimenti e che, sempre secondo le parole di Marano, «vorrebbe porsi come l’apripista di una nuova architettura finanziaria da delineare attraverso l’utilizzo parallelo di finanziamenti ponte, project financing e project bond. Quest’ultimo da rivolgere al risparmio paziente (assicurazioni e fondi previdenziali) e al settore retail».  Secco arriva il commento di Massimo Gatti, capogruppo della Lista un’Altra Provincia-PRCpdCI, che parla di piani finanziari poco trasparenti, se non inesistenti. «E di un giro di poltrone ai vertici dell’infrastruttura che rappresenta il vergognoso uso privato di istituzioni e risorse pubbliche. Un’infrastruttura irresponsabile che rappresenta una ferita al territorio, al Parco Agricolo Sud Milano e a centinaia di aziende presenti sul territorio. Un’operazione in aperta violazione dei procedimenti. Perché, tra le altre cose, molti sarebbero i ricorsi contro gli espropri». Non solo, secondo le dichiarazioni di Massimo Gatti, l’indignazione aumenta quando nel Cda siederebbero persone pluriinquisite. «Un’opera per le quali sono stati sprecati per dieci anni soldi e risorse in stipendi e consulenze. Quando se si fosse dato retta ai Sindaci degli enti locali, anni fa, magari si sarebbe riusciti a investire nel trasporto pubblico. E a realizzare nuove metropolitane». Moderate, invece le affermazioni di alcuni Sindaci del Sud Est Milano, come Franco Lucente. Secondo il primo cittadino di Tribiano, la Tem rappresenta un’opera che snellisce il traffico e aggiunge: «Non comprendo chi è contrario tout court a un progetto, pur di schierarsi nel partito del no. E poi, magari, dà il consenso per la costruzione di centri commerciali». Così come caute sono le considerazioni del sindaco di Settala, Enrico Sozzi. È lui a condividere l’idea che la Tem, per quanto sia una ferita all’ambiente, potrebbe davvero costituire una valida alternativa alla deviazione e alla riduzione del traffico lungo la Cerca. Una strada provinciale che divide e unisce la frazione di Caleppio. Inoltre, Sozzi spiega che la Teem si dovrebbe impegnare, per circa sei milioni di euro, a prolungare il viale delle Industrie fino al Km 10 della Paullese. Un fatto che, secondo il Primo cittadino di Settala, sarebbe stato approvato dal Cipe.

Alessandra Moscheri