A Peschiera Borromeo si continua a morire. Certi incidenti non si potrebbero prevenire?

 

La politica ha il dovere di intervenire tempestivamente, per evitare altre tragedie

Ci ritroviamo qui, ancora una volta, a piangere un giovane, deceduto in seguito a un incidente, nel fiore dei suoi anni. Sono passati parecchi mesi dall’estate, quando una serie sfortunata di incidenti ha portato via parecchi giovani. Anche Peschiera Borromeo ha pagato il suo tributo all’angelo della morte. Rileggendo le cronache di quei giorni e i proclami dei vari Amministratori, sembrava che fosse stato dichiarato lo stato d’emergenza per correre ai ripari. Le proposte delle vari fazioni politiche non si fecero attendere. Qualche Ente le mise anche in pratica. Uno per tutti, la Provincia di Lodi, che pose le carcasse delle auto ai bordi delle strade. Anche a Peschiera Borromeo si aprì un dibattito. Una mozione della Lega in Consiglio comunale trovò anche la convergenza di una parte dell’opposizione. Ma dove sono finiti i buoni propositi? A Peschiera non si è fatto niente, nessun progetto, l’immobilismo totale sull’argomento. Intanto, altri Comuni si sono organizzati: basti pensare che il Comune di Paullo ha installato rilevatori di velocità elettronica all’ingresso del paese, che riportano il valore su un cartellone luminoso, inducendo l’automobilista a rallentare. Invece, la Polizia Locale di Peschiera Borromeo installa l’Autovelox all’uscita del sottopassaggio della nuova Paullese; sicuramente farà cassetto, ma in fatto di prevenzione di incidenti fa ben poco.
Il Comune di San Giuliano Milanese, ha approntato rotonde un po’ ovunque, passaggi pedonali rialzati, zone a traffico limitato; spesso i rilevatori di velocità sono installati dalla Polizia Locale nelle vie ad alto rischio. Invece, a Peschiera Borromeo, in via di Vittorio, un eterno cantiere è costato la vita nel 2009 a una signora 50enne che attraversava la strada sulle strisce pedonali e oggi la situazione non è certo migliorata.  Non ci vuole un ingegnere per rendersi conto che l’incrocio fra via Monti e via 2 Giugno, pur regolato da un semaforo, è una zona buia, poco illuminata e la conformazione della strada porta gli automobilisti a spingere sull’acceleratore. Un semaforo che, a volte, non viene neanche rispettato. Un curvone pericoloso. E a Peschiera Borromeo ci sono altre criticità: l’incrocio di via Moro con via 25 Aprile è pericolosissimo, i veicoli che viaggiano in direzione Pantigliate giungono al semaforo a velocità pazzesche, frenata brusca per girare con la svolta continua in via Moro o altrimenti, col verde, a tavoletta su via 25 Aprile; qui è da installare l’Autovelox, perché qui si salva la vita alle persone, con la prevenzione. Sempre in via Moro, all’altezza del numero 3, dove ci sono i negozi, in prossimità della Coop, c’è un passaggio pedonale che ha visto negli anni numerosi incidenti. Le automobili, in genere, non rispettano le strisce bianche e procedono a velocità sostenuta; anche questa zona non è mai stata presidiata dalla Polizia locale.
In Consiglio comunale a Peschiera si continua a litigare, l’opposizione punzecchia la maggioranza su sterili questioni, la maggioranza non perde occasione di sottolineare alla minoranza quanto sia efficiente e migliore della ex maggioranza. Si spendono fiumi di parole, a volte inutili, che non bastano a salvare le vittime di incidenti; bisogna impegnarsi, a tralasciare le beghe di partito, che francamente ai cittadini importano poco. E che dire di più sul Comune di Peschiera, dopo che è quattro mesi che non si installa la segnaletica stradale perché terminata, e per acquistarne di nuova il regolamento comunale impone l’istituzione di un bando?