Centro estivo, ecco tutte le novità del 2011

«Un po’ di fiducia», chiede Dario Colombo, presidente de Il Melograno, cooperativa segratese che ha vinto l’appalto. Il Melograno è nota in tutto il Sud Est milanese per i servizi offerti a giovani, disabili e anziani. Opera a Segrate, Pantigliate, Peschiera, Paullo, San Donato, Melegnano, Vizzolo, Dresano, Colturano, San Zenone al Lambro, Liscate, Vimodrone, gestisce il CUS all’Idroscalo. Dà lavoro a 50 educatori, ha un fatturato annuo di 4 milioni di euro: una forza territoriale capace di esprimersi a pieno titolo nell’asta d’appalto a Peschiera. Il Comune infatti esigeva concorrenti con fatturato annuo non inferiore a 1.500.000 euro, impegnandosi a sua volta a fissare il contratto alla porta del vincitore con tre chiodi lunghi 102mila euro ciascuno, per un affidamento dal maggio 2011 al settembre 2013: in definitiva, 306mila euro di valore presunto.
Maria Angela Norma Bellini, assessore ai Servizi sociali: «Sono assolutamente persuasa che avere un interlocutore continuativo sia uno dei modi per perseguire l’eccellenza dei risultati». Sabina Perini, responsabile dei Servizi sociali: «Lo scorso anno, poiché i gestori sono stati due (Baby Jungle e Gruppo Sportivo Zeloforamagno), alcune spese si sono raddoppiate (coordinamento, forniture). Un affidamento unico pluriennale ha permesso di garantirci maggiori prestazioni a costi inferiori. Baby Jungle è costato all’Amministrazione 51.022,80 euro, il Gruppo Sportivo 86.400. Quindi: 137.422,80 euro. Poiché le risorse sono ancora appostate sui relativi capitoli di Bilancio, l’Amministrazione sta valutando di incrementare l’offerta per le famiglie, poiché per le settimane di massima affluenza (parlo del centro relativo alla Scuola primaria) sono arrivate 160 iscrizioni contro le 120 dello scorso anno [v. tabella 1, ndr]».
«Delusione, per l’ennesima volta non si è tenuto conto delle realtà locali», commenta Fabio Del Prete dello Zeloforamagno. «Vedo che nel bando non è contemplata la possibilità di rescindere il contratto. Ho l’impressione che il progetto di quest’anno sia fatto per piacere ai genitori, più che ai ragazzi. Prova ne è che abbiamo ricevuto una decina di telefonate di ragazzi, molto dispiaciuti che il centro estivo di quest’anno abbia poco di sport e molto di culturale: e non è escluso che alcuni verranno con noi a San Donato anziché a Peschiera, dove garantiamo un divertimento maggiore, che non andare al Laghetto delle Vergini». Ma non è tutto. Marzia Parmeggiani, di Baby Jungle: «Aspettiamo ancora di essere pagati dal Comune. Da un anno non siamo in possesso del saldo».

Marco Maccari