‘Fronda’ da parte di alcuni medici di Peschiera

La Giunta adegua il canone d’affitto del centro “Calipari”, ma i dottori non ci stanno

Un’intera frazione in subbuglio, tanto che alcuni cittadini si stanno prodigando in una raccolta firme per evitare che Linate, frazione di Peschiera Borromeo, rimanga senza medici condotti. I tre medici di famiglia che ricevono nei locali comunali del centro “Calipari” si sono visti recapitare qualche settimana prima delle dimissioni del sindaco Tabacchi un adeguamento del canone di locazione per l’uso degli ambulatori della frazione. Pare che il canone annuale proposto sia il triplo di quello in vigore.
Per dovere di cronaca c’è da segnalare che il corrispettivo per l’affitto dei locali ai tre medici risale a molti anni fa, quando i dottori ricevevano nei vecchi locali. Da quando il centro “Calipari” è stato inaugurato, circa due anni fa, nessun aumento era stato paventato, ma qualche settimana fa è arrivata la richiesta di adeguamento per la stipula del nuovo contratto da parte dell’Amministrazione comunale.
Parlando con un buon informato dell’Amministrazione dimissionaria, veniamo a sapere che “la richiesta era un atto dovuto e che comunque, data l’esiguità del corrispettivo, il nuovo canone sarebbe stato economicamente sostenibile dai tre medici, visto che tanti loro colleghi non hanno queste facilitazioni”.
La dottoressa Annamaria Scioscia ha dichiarato alla nostra redazione che la questione esiste e che è stata congelata dall’Amministrazione fino all’insediamento della nuova Giunta. La dottoressa Giuliana Scanu invece non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione. Abbiamo chiesto quindi al dottor Decio Barbieri una dichiarazione sulla spinosa questione. "Stiamo aspettando una proposta da parte del Comune, nel frattempo è tutto congelato e se ne riparlerà a giugno, dopo le elezioni", dichiara il medico. “Se nell’Amministrazione comunale non si intravedesse una chiara volontà di  arrivare ad un accordo, le mie due colleghe hanno minacciato di  lasciare Linate. Bisogna riflettere bene, io  sono più propenso al dialogo, la questione  è ancora tutta da valutare, staremo a vedere. So che i cittadini stanno raccogliendo delle firme in merito alla questione, ma non saprei dire nulla di più a riguardo”.
Insomma, da una parte le ragioni dell’Amministrazione in merito al bilancio, dall’altra le ragioni dei medici che si vedono triplicare l’affitto da un giorno all’altro. E in mezzo i cittadini, a cui stavolta si chiede di subire la minaccia dell’abbandono di un servizio essenziale, come quello del medico di famiglia. La nuova Amministrazione non è ancora stata eletta e già ha del lavoro urgente da sbrigare.

Rania Ibrahim
Giulio Carnevale