Idroscalo, un’altra estate troppo rumorosa

I cittadini di Peschera e Segrate riaccendono la questione

Da sempre è croce e delizia per i cittadini di Milano e provincia. Da un lato rappresenta un’alternativa ‘balneare’ a chi non può fare le ferie in una località di mare e un’occasione di svago nelle serate estive, dall’altra per almeno 3 mesi all’anno si configura in maniera sempre più preoccupante come fonte di disagi dal punto di vista dell’inquinamento acustico e della viabilità.
Ovviamente stiamo parlando del ‘mare dei milanesi’, il caro vecchio Idroscalo che tanto dà e tanto toglie. Chiedere ai cittadini di Mezzate e San Bovio, costretti a fare i conti per l’intero periodo estivo con le note – più o meno moleste – provenienti da discoteche, concerti e spettacoli serali. “In condizioni atmosferiche particolari”, fanno sapere i residenti di San Bovio, “i concerti sembra di averli direttamente in casa”.
Difficile dare loro torto, visto che con la fine della primavera si aprono puntualmente i dibattiti su come porre fine alla ‘pioggia’ sonora che disturba i sonni dei peschieresi. E non solo. Anche i cittadini di Segrate sono stanchi di quella che sta diventando realmente la “questione Idroscalo”.
Già mesi fa il sindaco Alessandro Alessandrini aveva accusato esplicitamente la ex Giunta provinciale dell’allora presidente Filippo Penati di non tenere conto delle esigenze dei segratesi: “Tre quarti dell’Idroscalo sorgono sul nostro territorio, eppure siamo completamente esclusi dalla gestione e dal controllo del parco”.
Oltre alla questione della rumorosità, gli abitanti dei quartieri più vicini all’Idroscalo, ovvero Novegro, San Felice e Tregarezzo puntano il dito contro il caos viabilistico innescato dagli eventi serali e dagli utenti che passano la domenica sulle rive del lago: parcheggio selvaggio, traffico incontrollato e di tanto in tanto anche episodi di microcriminalità, nonostante la Provincia abbia investito non poco nell’illuminazione dei parcheggi e nella creazione di una nuova sede della Polizia all’interno del parco.
Sul fronte inquinamento acustico, invece, le soluzioni restano ancora lontane.
E le estati rumorose sono destinate a ripetersi.