Pesante come un macigno è apparso nel sito dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali un bando per il conferimento di un incarico professionale per la valutazione delle Farmacie Comunali. 

L’avviso recita:  “Avviso di selezione per il conferimento, mediante procedura comparativa, di un incarico di tipo autonomo professionale per la valutazione economico-finanziaria della Azienda Speciale Farmacie Comunali di Peschiera Borromeo”. 

È la prima volta che si paventa concretamente la possibilità di cedere la gestione o una parte delle quote delle Farmacie ad una Società privata. 

«Siamo contrari a questa operazione per come è stata portata avanti e, pertanto, ci riserviamo di intervenire nelle sedi istituzionali - ha dichiarato il Movimento 5 stelle -. In un momento di crisi economica, spendere 20.000,00 euro + iva per una operazione che nessuno ad oggi pubblicamente vuole, ha chiesto o ritiene adeguata, è estremamente negativo. Questi dirigenti dell’Azienda Farmacie Comunali - conclude il M5S - sono gli stessi che hanno preso in affitto un locale privato invece di utilizzare strutture pubbliche disponibili e vuote!»

Il capogruppo del Partito Democratico Moreno Mazzola raggiunto telefonicamente mentre si trova all’estero per lavoro, si riserva di approfondire meglio la vicenda prima di esprimersi nel merito. 

«Investire questi soldi per una valutazione aziendale pare proprio un esagerazione – dichiara Stefano Faita coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – le ultime decisioni del Cda delle Farmacie, come l’ampliamento del reparto cosmesi del negozio di via Liberazione costato 60 mila euro, la locazione di un negozio privato per il trasferimento degli uffici amministrativi, il cambio di statuto, assumono i dettagli di una strategia di alienazione dell’azienda pubblica, messa in atto dal Presidente delle Farmacie Comunali Marco Galeone, che oggi si concretizza con una volontà palese. È inaudito». Per Antonio Falletta Consigliere Comunale e Capo gruppo di Forza Italia: «il Professor Galeone sta passando all’incasso, avendo sostenuto Zambon in campagna elettorale. Quanto costeranno ai peschieresi i 15 voti di Galeone?»

Durissima Carla Bruschi Consigliere di Forza Italia: «Galeone dopo una campagna elettorale scandalosa e diffamatoria nei nostri confronti, per la quale è stato premiato con la nomina a  Presidente, oggi spende 24.400 mila euro di soldi pubblici per perseguire il suo disegno di potere, noi non ci stancheremo di denunciare questo modo clientelare di fare politica e attueremo tutto il necessario per fermare questa pazzia». La Civica Peschiera Bene Comune boccia l’iniziativa: «Arriva al traguardo il compito del prof. Galeone: tentare di realizzare denari cercando di vendere (speriamo non svendere) i beni comuni dei cittadini di Peschiera Borromeo, il bando è opaco e troppo indistinto. Pretendiamo come requisiti per il professionista (niente società innanzitutto): l'iscrizione all'albo professionale, che renda una perizia giurata, che collabori come CTU con un tribunale, che presenti la polizza assicurativa professionale, che come garanzia non sia residente a Peschiera. È inutile che la commissione giudicatrice sia nominata dallo stesso Cda delle Farmacie Comunali. Chiediamo al sindaco di vigilare direttamente sullo svolgimento di tutto questo iter, di non delegare le funzioni di controllo, di riferire con documentata precisione al prossimo Consiglio». Per il Presidente del Consiglio di Amministrazione delle Farmacie Comunali, Professor Marco Galeone nessuna volontà di vendere: «La valutazione dell'Azienda Speciale, rientra in una verifica richiesta dall'Amministrazione Comunale relativamente alla valorizzazione del Patrimonio Comunale. Essendo  l'unica Azienda Comunale,  avendo avuto, in questi anni, un notevole incremento di fatturato con l’apertura di una terza Farmacia nel Cento Commerciale “Galleria Borromea“ e, quest’anno, la ristrutturazione totale della Farmacia 1 la Giunta ha ritenuto opportuno determinare, attraverso una valutazione, effettuata da Professionisti /o Enti competenti, l'effettivo valore di questa importante componente patrimoniale. Ad oggi non c'è nessuna volontà o indirizzo politico, di mia conoscenza, di modificare la Ragione Sociale della stessa, attraverso una trasformazione societaria, oppure di vendere tutta l'Azienda o a parte di essa, oppure alla possibilità di darla in concessione, con il relativo canone da riscuotere».