Peschiera, l’opposizione a favore del bilancio: «Liberi da ideologie, riconosciamo i meriti»

Qual è la vostra posizione circa l’aumento dell’addizionale Irpef? Si poteva fare meglio?
Innanzi tutto, l’aumento dell’addizionale Irpef dallo 0,2% allo 0,4% è di natura provvisoria e prevede mediamente un esborso aggiuntivo di 30 o 40 euro annui; una cifra che la popolazione di Peschiera Borromeo, che è uno dei Comuni più ricchi d’Italia, può sicuramente permettersi. Inoltre, prevede una fascia di esenzione per i redditi pari o inferiori a 15.000 euro, secondo la quale chi ha un reddito lordo inferiore a 15.000 euro non pagherà nulla, mentre oggi paga lo 0,2%; chi più guadagna più pagherà, non è forse giusto? Qualcuno ha affermato, che la fascia di esenzione doveva essere maggiore, almeno 25.000 euro; interessante! Ma ci chiediamo e chiediamo ai cittadini perché questi “soloni” della politica non lo hanno fatto quando amministravano loro e non avevano il problema delle minori attribuzioni da Roma?

Cosa pensate del Federalismo fiscale?
Il Federalismo fiscale è un principio sacrosanto, ma lo si potrà giudicare solo quando sarà entrato in vigore completamente, non adesso che non è a regime.

Vi soddisfa il livello dei servizi sociali erogato dal Comune?
Un milione e seicentomila euro destinati ai servizi sociali sono uno sforzo considerevole, mai visto prima, che non può che vederci d’accordo.

Quasi tutta l’opposizione si è lamentata dello stato dei servizi a Peschiera Borromeo, voi cosa ne pensate?
Questa Amministrazione riesce a ottimizzare le risorse, spendendo meno e offrendo di più; non ricordano, che quando al governo della città c’era un’altra maggioranza, venivano offerti servizi inferiori sia qualitativamente, che quantitativamente e a un costo sensibilmente superiore.

Quindi, per tutti questi motivi avete votato a favore del bilancio?
La maggioranza si sta muovendo sulla strada giusta. Non ci sembra uno scandalo riconoscere l’evidenza di uno sforzo concreto, da parte di questa Amministrazione, verso obiettivi condivisibili e che spesso coincidono con il nostro stesso programma. Nessun accordo sottobanco, come qualcuno ci ha accusato, ma solo coerenza politica.

Cosa temete di più in questa fase politica?
Temiamo i professionisti della mistificazione della realtà e gli ammalati di ideologismo.

Giorgio Tondi