“Priorità a programmi e valori”


Abbiamo incontrato Paolo Bersani, responsabile di collegio, e Antonio Falletta, commissario peschierese, per chiarire la posizione del partito in merito all’attuale situazione politica peschierese e per cercare di far luce sulle strategie da adottare nei prossimi mesi.
Ora che l’Udc dispone di una struttura a livello di collegio, come intendete muovervi?
P.B.: L’obiettivo che vuole prefiggersi l’Udc è innanzitutto quello di unire il partito e dare ruoli ben precisi. Sarà indispensabile una sinergia politica tra Peschiera e Segrate, che verrà realizzata dalle figure di Antonio Falletta e Andrea Borruso (commissario segratese Udc, ndr), persone di cui nutro la massima stima e fiducia. Proprio grazie a una serie di iniziative che creeremo nei due comuni, vogliamo dare un’immagine di coesione, che rispecchi l’identità del partito. Desideriamo anche essere presenti nella vita dei cittadini, tramite il lavoro persone responsabili delle loro azioni, politiche e non, in cui il cittadino stesso può identificarsi. Queste persone possono trasmettere i veri valori dell’Udc, a partire dai basamenti cristiani di cui siamo portavoce. L’Udc non è soltanto un simbolo, ma una realtà che merita di essere espansa e portata nella giusta direzione.
Qual è in concreto il ruolo dei commissari locali?
A.F.: Posso dire che questo incarico dà ulteriore forza all’attività politica che da 3 anni portiamo avanti attraverso la realizzazione d’iniziative concrete: sicurezza e sostegno alle famiglie prima di tutto.
La nostra priorità è migliorare la città sul piano qualitativo e il ruolo assegnatomi mi dà la possibilità di lavorare su innanzitutto su questo, soprattutto ora che siamo in vista delle elezioni amministrative. Il messaggio che voglio dare ai cittadini peschieresi è che l’Udc è da oggi un luogo aperto a tutti, un luogo in cui potersi confrontare e da cui portare avanti importanti istanze per il programma da presentare alle elezioni di giugno.
Qual è la posizione dell’Udc in vista delle prossime amministrative? Che cosa pensate della presenza della liste civiche?
A.F.: Puntualizzo innanzitutto che l’Udc è disposto a pensare a un discorso di coalizione solo se i nostri valori saranno condivisi. Ora come ora stiamo portando avanti le nostre linee programmatiche e stiamo cercando condivisione nell’ambito del centrodestra. Oggi non abbiamo pregiudizi sul fatto che l’Udc correrà da solo o no, visto che sono prioritari i nostri valori e il nostro programma.
In merito alla questione delle liste civiche, devo dire che a livello locale si presentano sistematicamente movimenti con una presunta linea d’innovazione, che di fatto nascondono protagonisti che operano sul territorio da tantissimi anni. Un esempio in questo senso è il lancio della lista civica in appoggio al sindaco Tabacchi, che fa capo a persone elette 5 anni fa nel centrodestra e passate repentinamente al centrosinistra. Persone che non hanno nessun tipo di credibilità politica. Trovo anche bizzarro che politici che sono al governo di questa città, o lo sono stati in passato, insistano nel proporsi come elementi di novità di fronte ai cittadini, quando la realtà dimostra che non sono e non stati capaci di governare nel corso degli anni.
Rispetto invece al terremoto politico e alla mozione di sfiducia verso il sindaco Francesco Tabacchi, qual è la posizione dell’Udc?
A.F.: Di fatto non stiamo parlando di un terremoto politico, ma solo di una guerra di potere. Abbiamo assistito alle elezioni primarie del Pd, dove un assessore della Giunta ha sfidato il sindaco e ha successivamente contravvenuto alle regole, uscendo dal partito dopo la sconfitta. Stessa cosa hanno fatto altri assessori e consiglieri. È ovvio che si è di fronte soltanto a una guerra di tipo personale.
Compito dell’Udc è chiedere chiarezza al Consiglio comunale, per capire dove nasce questa crisi e quali sono le prospettive per la città da qui ai prossimi mesi. Continuiamo ad assistere alla frantumazione dei partiti, con la conseguente nascita di nuove liste, ma crediamo che di politico qui ci sia ben poco. Oggi Peschiera è una realtà fortemente in crescita e ci sono problematiche diverse rispetto al passato. Per questo è indispensabile avere al governo una classe politica di spessore più elevato, che sappia guardare ai bisogni dei cittadini e non ai propri interessi personali.