Refezione scolastica: salvi i portafogli dei genitori

Le richieste pervenute poi all'Amministrazione comunale sembravano puntare a un innalzamento del prezzo oltre i 5 euro a pasto, misura che avrebbe colpito direttamente le famiglie peschieresi in un momento di crisi come questo. Nel rivalutare i termini del bando, il Comune di Peschiera ha deciso di riproporlo per una durata di tempo minore e cercando di coinvolgere un maggior numero di concorrenti presenti sul mercato, riducendo il limite minimo del fatturato dei possibili offerenti.E.G.B. Srl, una piccola azienda di Tavazzano con Villavesco (LO), è riuscita ad aggiudicarsi il bando per la gestione del servizio per i prossimi due anni a un prezzo ancora inferiore alla cifra massima indicata. Le famiglie peschieresi pagheranno quindi 4,55 euro per singolo pasto consumato dai propri figli all'interno delle strutture comunali, 50 centesimi in meno rispetto alle richieste iniziali.«Questo è il frutto di un lavoro manageriale più che politico» ha dichiarato, soddisfatto, il sindaco, Antonio Falletta, che sottolinea come, nonostante le difficoltà iniziali per il fallimento del bando, la sua amministrazione è riuscita a trovare una soluzione senza cedere alle richieste delle grandi aziende che cercavano di alzare il prezzo. Il feedback positivo e la qualità del cibo, verificata in queste prime settimane di servizio, dell'azienda convincono ancora di più il Sindaco della bontà di una scelta che è riuscita a cambiare la logica. Scardinando così un possibile accordo tra gli operatori che, senza le modifiche al bando, avrebbero ottenuto la gestione del servizio.

Paolo Agnelli