Voucher regionali e servizi personalizzati per i disabili

Il Comune di Peschiera mette a disposizione dei cittadini una serie di interventi mirati a cui fa riferimento l’ufficio Servizi Socio Assistenziali: l’obiettivo è la formulazione e realizzazione di progetti d’aiuto a favore di soggetti disabili. I progetti in questione sono individualizzati e quindi elaborati a tavolino specificamente per ciascun soggetto. In funzione quindi delle personali caratteristiche del destinatario, possono venire attivate diverse tipologie di intervento in accordo con la famiglia: si sviluppano progetti educativi, di formazione, di inserimento lavorativo, di sviluppo sociale e assistenziali. I progetti vengono coordinati dall’assistente sociale, che si avvale della collaborazione di educatori professionali e assistenti socio-sanitari per la loro realizzazione.
Il Comune usufruisce inoltre di strutture presenti nei comuni limitrofi per garantire un completo intervento sulle varie tipologie di handicap: ne sono un esempio il CDD (Centro Diurno Disabili), il CSE (Centro Socio Educativo) e l’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) di San Donato Milanese, dove alcuni disabili adulti di Peschiera si recano quotidianamente per usufruire delle attività messe a disposizione dalle strutture. Lo strumento di intervento che il Comune propone è dunque la stesura di un progetto educativo che rispecchi le vere necessità della persona e sviluppi delle proposte mirate, dopo un attento lavoro di conoscenza e collaborazione con la famiglia.
All’interno di questo quadro informativo si colloca l’eventuale utilizzo del voucher socio sanitario introdotto dalla Regione Lombardia a partire dal 2003. Esistono due tipi di voucher: il primo di tipo educativo destinato ai minori, il secondo di tipo assistenziale destinato ai disabili gravi adulti con interventi mirati alla cura a domicilio della persona non autosufficiente. Per verificare la possibilità di poter usufruire del voucher è necessario presentare il modello ISEE (Indicatore di Stato Economico Equivalente) e collaborare con gli assistenti sociali alla stesura del progetto individualizzato cui farà parte il proprio familiare. É quindi fondamentale che tra la famiglia ed i Servizi si sviluppi un rapporto di fiducia e di reciproco ascolto che permetta la realizzazione di un intervento di vero aiuto alla persona in stato di bisogno.

Greta Montemaggi