Certosa: tutti in piazza a invocare più sicurezza

Da diverso tempo Certosa continua a far parlare di sé a causa dei ripetuti atti di microcriminalità e vandalismo che attanagliano il quartiere. A conferma della gravità del problema, l’ultimo episodio domenica 11 settembre, dove un gruppo di rumeni, dopo un’abbondante bevuta, ha causato una violenta rissa che ha obbligato i cittadini a rintanarsi in casa per non essere coinvolti. Il presidente del comitato Gianluca Sartore spiega: «Attraverso questa manifestazione abbiamo voluto dare spazio e voce a tutti i cittadini, l’intento non era politico. Abbiamo invitato il Comandante dei vigili urbani ma ha declinato l’invito. Era invece presente l’assessore alla Sicurezza Gargani che, saputo dell’evento, si è presentata per ascoltare quanto esposto». Dopo la presentazione del presidente Sartore delle attività del comitato, la serata si è animata attraverso gli sfoghi, anche piuttosto concitati, degli abitanti di Certosa: «I cittadini di Certosa sono esausti. Ci sentiamo tutti abbandonati dall’Amministrazione e, nonostante un piccolo incremento della presenza dei Vigili nel quartiere, questo non è abbastanza a garantire la sicurezza – spiega e prosegue Gianluca Sartore –. La gente non può vivere il quartiere e ha paura a frequentare alcuni luoghi, che dovrebbero avere funzioni aggregative, come ad esempio piazza Tevere, popolata da bivaccatori e gente poco raccomandabile». Sono state raccolte numerose proteste espresse a gran voce ma anche proposte e idee per rendere più vivibile il quartiere. Il Presidente spiega che sono state espresse ipotetiche soluzioni che potrebbero contribuire a combattere il degrado, come recintare piazza Tevere e la sera chiuderla attraverso una cancellata, piuttosto che regolamentare la vendita degli alcolici, limitandone così l’abuso. Una testimonianza importante e propositiva quella dei cittadini di Certosa, che oggi si aspettano un immediato e risolutivo intervento da parte delle autorità locali.

Greta Montemaggi