I residenti del quartiere sul piede di guerra

La pacifica protesta si è tramutata in un atto concreto con la richiesta di presa in carico da parte delle autorità locali dei problemi denunciati: i cittadini hanno presentato e protocollato in data 11 novembre la petizione “Più sicurezza a Certosa” che ha raccolto 206 firme. I cittadini denunciano un generale stato di abbandono del quartiere per la scarsa manutenzione delle infrastrutture presenti e soprattutto per la mancanza di sicurezza personale. I problemi maggiori si riscontrano in piazza Tevere, zona frequentata da malviventi e spacciatori. Nella petizione gli abitanti della zona dichiarano di sentirsi scarsamente tutelati e denunciano “il bivacco continuo anche sul verde pubblico, l’abbandono di bottiglie e lattine di birra in grandi quantità sul suolo pubblico, l’ubriachezza molesta, le risse e i pestaggi” e ancora “atti osceni in luogo pubblico, presenza in loco di personaggi pregiudicati e noti consumatori di sostanze stupefacenti”.  I cittadini, affezionati al proprio quartiere e spinti dalla volontà di riportarlo a nuova vita, chiedono inoltre all’amministrazione comunale tutti gli interventi utili a migliorarne l’as­petto attraverso nuovi arredi urbani. La petizione è stata presentata nella speranza che la situazione possa migliorare quanto prima, vista la delicata condizione in qui vivono gli abitanti di Certosa.

Greta Montemaggi