La sentenza del Tar è vicina: il parco tornerà ai sandonatesi?


La storia recente del parco è iniziata nel giugno 2007 ed è andata sempre peggiorando. Le tappe vengono riassunte direttamente da Dompè in una lunga missiva destinata ai cittadini: “Subito dopo il mio insediamento come sindaco, il presidente del collegio dei revisori della Sportiva Metanopoli segnalò all’Amministrazione comunale la drammaticità della situazione in cui versava la gestione degli impianti. Nel settembre 2007 avviammo con la massima urgenza la verifica dello stato di attuazione degli obblighi contrattuali previsti nella concessione affidata alla società Gism srl per la riqualificazione ed adeguamento e gestione degli impianti sportivi di via Caviaga e via Maritano (ex Snam). Dopo innumerevoli sopralluoghi realizzati negli impianti, il quadro delineato dai tecnici comunali mise in evidenza i  ritardi nella progettazione e realizzazione delle opere previste nella concessione. I fatti riscontrati ci imposero di approntare un’ordinanza per intimare al concessionario di adempiere agli obblighi contrattuali. L’impossibilità di portare avanti un confronto costruttivo e l’incapacità di Gism di approntare un piano di recupero della gestione degli impianti, nel giugno del 2008, ci spinsero a inviare al concessionario la declaratoria di decadenza della concessione. Da allora il gestore ha iniziato una battaglia legale e mediatica che sta comportando inutile dispendio di tempo ed energie senza che a ciò consegua un miglioramento della situazione del parco”.
Intanto, le tre piscine rimangono chiuse fino a data da destinarsi e si sono incominciati a verificare numerosi atti di vandalismo.
L’intenzione del Comune, quindi, è rilanciare la struttura per farla diventare nuovamente un patrimonio per tutti i cittadini sandonatesi.

Stefania Pellegrini