Maretta all’interno del Consiglio comunale

La seduta è stata aperta con una premessa, le difficoltà cui vanno incontro gli enti locali a causa delle ultime leggi finanziarie. Due sono state le comunicazioni che hanno scatenato le repliche dell’opposizione. Quella inerente alle dimissioni del vicesindaco Claudio Monti e la decisione di discutere di A.C.S.  – azienda a responsabilità limitata con socio unico il Comune, a cui è stata affidata la gestione di servizi pubblici – in un Consiglio chiuso. «Vorremmo essere a conoscenza del perché di questa scelta – chiede Massimiliano Mistretta  di Rifondazione Comunista –, una seduta segreta è contemplata solo nel caso in cui si debba discutere dei dirigenti. Altra domanda: che cosa si potrebbe prospettare per i lavoratori?». I Consiglieri di Minoranza, inoltre, sono compatti nel chiedersi se sia normale che di fatto manchi un assessore all’Urbanistica e nel dirsi perplessi di fronte al numero di persone che nel corso di questa amministrazione hanno lasciato i propri incarichi. «Altro tasto dolente è la modalità con cui la Maggioranza ha portato avanti le trattative con l’Eni – si leva un coro di voci tra le fila della minoranza –. Ben venga che Eni voglia investire a San Donato, ma ricordiamo che le proposte avanzate da noi e dai cittadini perché si potesse concludere una negoziazione più attenta alla mobilità e forse con contropartite migliori per il beneficio della città, non sono state nemmeno commentate dalla Giunta». Una città che, secondo le parole riassunte da Angelo Bigagnoli, capogruppo del Pd, è ricca di strade dissestate e buche, di criticità per quel che concerne l’arredo dei parco giochi e di tariffe aumentate. «Un’Amministrazione che non ha presentato un consuntivo convincente e – continua chi è all’opposizione – che non si è potuto votare per la mancanza del numero legale, a causa della Maggioranza stessa». Un bilancio che anche alcuni componenti della Lega non hanno voluto approvare. Il voto è andato deserto. Si è replicato il 9 maggio. Per la seconda volta è mancato il numero legale. Volontà della Maggioranza. «Sono soddisfatto – dichiara il sindaco di San Donato, Mario Dompè –. Il vero problema di quanto sta accadendo, al di là di quello che mi viene da dire, e cioè che qualcuno potrebbe remare contro, forse per interessi, o che alcuni, per quanto parlino di consapevolezza, non siano poi così responsabili – continua il Primo cittadino – è che si stanno ritardando sempre di più i lavori a cui vorrei dare inizio. Utilizzare i due milioni e mezzo, in avanzo, per le opere a cui do la priorità: marciapiedi e scuole». Il Consiglio è stato rinviato al 18 maggio e la seconda convocazione è prevista per lunedì 23. Quali le prossime mosse di questa “fin de partie”?
Alessandra Moscheri