SPECIALE ELEZIONI 2012 - Massimiliano Mistretta (San Donato Milanese)

Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra e la lista civica Non una sola Campagnetta sostengono un giovane candidato: Massimiliano Mistretta ha 35 anni, è sposato e padre di una bimba di tre anni e mezzo.


È educatore professionale in una comunità per minori e Dirigente Sindacale Aziendale della CGIL di una cooperativa sociale del territorio. Attualmente è Capogruppo di Rifondazione in Consiglio Comunale, ha una grande esperienza costruita in oltre 10 anni di impegno politico attivo. Si è battuto in Consiglio Comunale e a fianco dei cittadini, con passione politica e competenza tecnica a favore delle fasce più deboli e dell’ambiente, contro la cementificazione e la speculazione edilizia, per la difesa delle aree verdi e dotare di verde i quartieri che ne sono privi (via Di Vittorio e Certosa), promuovendo la trasparenza, l’informazione e la partecipazione attiva dei cittadini.
Si candida perché crede nella politica seria e coerente, al reale servizio della collettività.

Perché i cittadini dovrebbero votarla?
Perché mi sono battuto coerentemente e ininterrottamente per cinque anni e non negli ultimi tre mesi - in Consiglio Comunale e sul territorio a fianco dei cittadini - contro la cementificazione e la speculazione edilizia, per la difesa delle aree verdi (soprattutto per i quartieri che ne sono privi come Di Vittorio e Certosa), dei servizi sociali, per la trasparenza e il rispetto delle regole, per l’informazione e la partecipazione dei cittadini.

Come pensa di trovare nuove risorse finanziarie per il suo Comune, rispettando il patto di stabilità?
Nel mio programma c’è un capitolo specifico che riguarda proprio la ricerca di finanziamenti per  alcune linee guida europee e nazionali, su progetti volti ad incentivare uno sviluppo sostenibile sia sociale che ambientale delle nostre città.

Quali proposte prevede il suo programma per sfruttare l'onda lunga dell'Expo 2015?
Partirei dal seguire le linee guida di Expo 2015, ad esempio la tutela e valorizzazione delle cascina agricole. Oggi, Cascina Ronco, l’ultima cascina agricola ancora attiva del nostro territorio, sta rischiando, in contrasto proprio con le linee guida di Expo 2015, di essere trasformata in un mega condominio di 140 appartamenti. Questo non è assolutamente accettabile e bisogna impedirlo.

Quali sono le iniziative per sostenere i servizi alla persona, con particolare attenzione alle fasce più deboli?
Bisogna necessariamente liberare risorse sulla spesa corrente. È possibile attraverso investimenti su risparmio energetico e fotovoltaico che permettono un contenimento consistente proprio della spesa corrente e quindi liberano quelle risorse per mantenere e ampliare i servizi offerti oggi.

Frammentazione urbana e isolamento di alcuni quartieri. Quale soluzione?
Ripristinare servizi come il Chiamabus, in particolare a Poasco. Adoperarsi per portare la fibra ottica o almeno l’adsl a Poasco. Promuovere iniziative che valorizzino i diversi quartieri per incentivare i cittadini a vivere il proprio territorio.

Cosa cambierebbe nel PGT? Un esempio concreto.
Garantirei la cessione al Comune di tutta l’area della Campagnetta di via Di Vittorio (non solo l’80%) e ripristinerei la quantità di aree verdi e parcheggi pubblici che ogni intervento edilizio deve, per legge, cedere gratuitamente al Comune e quindi alla collettività. Questa Amministrazione l’ha ridotto di un terzo, errore gravissimo.